Metatarsalgia

Si tratta di una sindrome piuttosto dolorosa della parte anteriore del piede e si evidenzia all’altezza delle ossa metatarsali che si collegano alle falangi. Richiede un esame obiettivo molto attento in sede diagnostica; l’intervento chirurgico è da consigliare solo nei casi più gravi e in assenza di benefici da riposo e riabilitazione.

Può colpire chiunque, senza distinzione di età o sesso. E’ stata tuttavia dimostrata una maggiore incidenza nei soggetti femminili che prediligono calzature con tacchi alti, nelle persone in forte sovrappeso o in chi soffre di artrite reumatoide e gotta. Per quanto riguarda gli sportivi è necessario un discorso a parte: l’attività fisica intensa e prolungata (vedi basket, calcio, baseball, tennis) rappresenta un fattore predisponente. Altre patologie, come la presenza di dita a martello e alluce valgo, contribuiscono all’insorgenza dei disturbi.

La metatarsalgia si manifesta con dolore acuto, sensazione di formicolio o sassolini sotto la pianta  (“piede addormentato”). Se trascurata può indurre problemi alla schiena e all’articolazione del bacino.

L’accertamento avviene sulla base dell’esame radiografico nonché sui risultati delle analisi del sangue qualora lo specialista ortopedico sospetti un’interazione diretta con altre malattie, ad iniziare dal diabete.
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