Esofago di Barrett

Viene definita con questo termine una condizione nella quale l’epitelio che riveste l’esofago è sostituito da un epitelio non originario dell’esofago (detto metaplastico) che risulta visibile endoscopicamente per il suo colorito rosa salmone. Chi soffre di esofago di Barrett ha un rischio di sviluppare un tumore maligno da 30 a 100 volte maggiore rispetto a chi non ne soffre. Prima di arrivare al cancro la metaplasia va incontro a vari gradi di cambiamento, chiamati displasia, di gravità crescente fino alla vera e propria neoplasia invasiva.

La comparsa dell’esofago di Barrett è legata ad un grave e persistente reflusso gastroesofageo; esistono anche fattori predisponenti tra cui il sovrappeso o l’obesità. L’azione del reflusso gastroesofageo danneggia la normale mucosa esofagea e nel processo di riparazione si ha la sostituzione dell’epitelio originario con quello metaplastico.

I sintomi sono quelli del reflusso gastroesofageo, ovvero bruciore dietro lo sterno o rigurgito acido, ma anche alterazioni della voce, raucedine, tosse stizzosa, dolore al torace.

Una diagnosi corretta deve essere effettuata con l’endoscopia, attraverso biopsie mirate a intervalli ben precisi per tutta l’estensione dell’Esofago di Barrett.
 
Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Articoli correlati a Esofago di Barrett

01 luglio 2022 - GVM

A Città di Lecce Hospital, un nuovo sistema di endoscopia avanzato

Uno strumento di precisione per procedure mininvasive e diagnostiche, che migliora il tasso di rilevamento delle patologie del tratto gastrointestinale  
Non trovi la patologia che stai cercando?
Clicca qui

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora:
anni