Labirintite

La labirintite è un'infiammazione dell’orecchio interno

La labirintite – o otite interna, o anche neurite vestibolare – è una infiammazione dell’orecchio interno, più precisamente del labirinto (il nome scientifico è canali semicircolari dell’orecchio interno), una struttura dal cui buon funzionamento dipende il mantenimento della postura e del senso di equilibrio. Quando infatti questa parte si infiamma si manifesta, oltre che con una riduzione dell’udito, vertigini e acufeni (il ronzio nelle orecchie), anche con disturbi dell’equilibrio e problemi della postura.

Che cos'è e quanto dura

Cerchiamo prima di tutto di capire cosa c’entra l’orecchio con la postura. Anatomicamente, l’orecchio è diviso in tre parti:
  1. orecchio esterno,
  2. orecchio medio,
  3. orecchio interno.
Il labirinto si trova nell’orecchio interno, ed è costituito da delle terminazioni nervose che sono composte da tre canali semicircolari disposti su tre piani perpendicolari, uno orizzontale e due verticali, che si occupano di rilevare i movimenti rotatori dell’organismo, e dagli otoliti, che rilevano il movimento lineare.

Al loro interno si trova l’endolinfa, un liquido che si muove nei canali in concomitanza con gli spostamenti del capo. A seconda dei movimenti, il liquido stimola più o meno le ciglia di migliaia di cellule, le quali generano così impulsi che vengono trasmessi al cervello.

Il cervello umano combina le informazioni visive e sensoriali che riceve da questa parte dell’orecchio, in modo da poter correggere eventuali errori e garantire il corretto equilibrio. Quando il labirinto è in salute, fornisce all’occhio le informazioni relative al movimento della testa: è grazie a queste informazioni che possiamo mettere a fuoco gli oggetti anche in movimento.

La labirintite si distingue in:
  • labirintite acuta, quando si presenta come episodio isolato;
  • labirintite cronica, quando invece tende a presentarsi in maniera ricorrente.
Si può inoltre distinguere in labirintite virale quando è causata da virus, fra cui anche l’herpes virus, o labirintite batterica, quando ad esempio si diffonde da un’otite o da una infezione delle vie respiratorie superiori.

In genere la labirintite è più comune fra gli adulti dai 30 ai 60 anni, mentre nei bambini sono comuni 2 diverse forme: la labirintite purulenta, che si sviluppa in concomitanza con la meningite, e la labirintite sierosa che si accompagna all’otite media sia acuta che cronica.

Una domanda che si pone comunemente chi è affetto da labirintite è: quanto dura? domanda legittima, visto che questa patologia può diventare parecchio debilitante, manifestandosi con sintomi importanti che comprendono il vomito, la febbre, la perdita dell’equilibrio e perfino disturbi dell’umore. In genere l’infiammazione si risolve in 3-6 settimane, ma alcuni sintomi, come la mancanza di equilibrio e le vertigini possono continuare per qualche mese.

Se soffrite di labirintite è importante non scoraggiarsi, perché con il tempo, le giuste terapie ed esercizio si può tornare in salute.

Nella labirintite sintomi e cause possono essere confusi con quelli di altre patologie, motivo per cui non è sempre facile riconoscerla. Tuttavia, esami di approfondimento e accertamenti da parte di un medico esperto permetteranno di arrivare alla diagnosi corretta.

Fra i sintomi della labirintite più comuni ci sono:
  • Vertigini,
  • Stordimento,
  • Nausea,
  • Acufeni,
  • Febbre,
  • Otalgia, cioè il dolore alle orecchie,
  • Perdita dell’udito,
  • Perdita dell’equilibrio,
  • Disturbi dell’umore,
  • Sensazione di malessere generalizzato,
  • Scialorrea, la saliva che cola dovuta a una difficoltà di deglutizione,
  • Nistagmo, cioè un movimento involontario dell’occhio.
Dati tutti i sintomi della labirintite, come riconoscerla? Il sintomo per antonomasia, associato a questa patologia, che funge anche da campanello di allarme per il medico a cui ci si rivolge, sono le vertigini, che possono rendere difficoltose le normali attività quotidiane. Possono essere continue oppure presentarsi in seguito a movimenti bruschi della testa e del corpo. Inoltre, altri sintomi della labirintite – come mal di testa, nausea e vomito – sono comuni, poiché il cervello riceve dall’orecchio interno informazioni distorte relativamente al senso dell’equilibrio.

Oltre ai sintomi fisici, si associano e si sommano anche quelli psicologici, che non fanno che peggiorare la qualità della vita della persona che ne è affetta. Fra i più comuni vi sono:
  • Ansia continua,
  • Attacchi di panico, con paura ingiustificata,
  • Tremori,
  • Respiro affannato,
  • Tachicardia,
  • Formicolii,
  • Depressione,
  • Visione distorta della realtà.
Le cause della labirintite possono essere sia virali che batteriche. Fra i virus più comuni ci sono: il rinovirus, lo stesso che causa il raffreddore, ma anche il virus del morbillo, della parotite, dell’herpes e della mononucleosi. Più raramente la causa scatenante è batterica, condizione che tuttavia sembra interessare maggiormente la popolazione pediatrica e peraltro in forma piuttosto grave. Fra i batteri responsabili dell’infiammazione ci possono essere lo Streptococco o lo Stafilococco.

Una componente che entra in gioco nell’infiammazione del labirinto è lo stress: quando diventa cronico è in grado di indebolire il sistema immunitario, poiché innesca una risposta eccessiva, come quando ci troviamo in pericolo. I livelli ormonali si impennano, l’organismo secerne maggiori quantità di adrenalina e noradrenalina insieme al cortisolo, detto anche ormone dello stress. Si tratta di una condizione che, a lungo andare, indebolisce l’organismo, tanto che si è più inclini a sviluppare disturbi di salute e malattie.
Anche l’infiammazione dell’orecchio medio può essere causata da un indebolimento del sistema immunitario dato appunto dallo stress cronico. Con minori difese, l’organismo lascia una porta aperta a virus e batteri, che causano infezione all’orecchio; in questo caso si parla di labirintite da stress.

Nella labirintite da stress i sintomi sono gli stessi della labirintite. Spesso possono essere confusi per semplici vertigini, ma una visita presso un otorino competente, permetterà di chiarire di quale patologia si tratta: se nell’orecchio sono presenti batteri si tratta di labirintite, mentre se le parti dell’orecchio sono sane si tratta di vertigini.

Se pensate di soffrire di labirintite o avete dei sintomi che possono ricondurre a questa patologia non trascurateli ed evitate il fai da te. È importante anche non demoralizzarsi di fronte alla violenza dei sintomi, poiché si tratta di una patologia curabile.

La diagnosi della labirintite viene fatta da un otorinolaringoiatra che effettuerà una visita accurata.
In certi casi il medico potrebbe richiedere una Risonanza Magnetica o una TAC per valutare lo stato dell’orecchio interno. Questi esami diagnostici permettono di escludere la presenza di patologie più gravi.

Fra gli esami per la labirintite più comuni, ci sono anche il test calorico con acqua fredda che permette di verificare se il disturbo interessa entrambi le orecchie, e un esame audiometrico che permette di valutare l’eventuale perdita di udito.

La cura per la labirintite ideale vede l’uso di farmaci accanto a tecniche che possano mitigare alcuni dei sintomi di questa patologia, come le vertigini. Queste azioni congiunte permettono di ritornare alla propria quotidianità nel più breve tempo possibile.

La giusta cura agisce quindi su tre piani distinti:
  • toglie l’infiammazione,
  • elimina i sintomi provocati dall’infiammazione,
  • aiuta chi ne è affetto sul piano psicologico a ritrovare la serenità, soprattutto se fra gli effetti collaterali della patologia si manifestano paura eccessiva, tremori e depressione.
 

Per la labirintite i farmaci impiegati sono utili per spegnere l’infiammazione e attenuare il dolore. Fra i più usati vi sono:

  • farmaci antivirali ed antibatterici
  • i farmaci per ridurre la nausea o le sensazioni di capogiro,
  • i corticosteroidi,
  • i farmaci ad azione sedativa.
Se il medico riscontra l’infezione in atto, potrebbe prescrivere anche un antibiotico.


Ma per la labirintite la terapia farmacologica da sola non è sufficiente: accanto a questa è bene adottare delle tecniche che ad esempio permettano di diminuire il senso di vertigini che per molti può essere un sintomo molto fastidioso. In questo caso è bene:
  • non alzarsi in modo brusco o improvviso,
  • non fare movimenti improvvisi,
  • evitare di stare davanti a un monitor (guardare la televisione, restare davanti a PC o telefonino) durante un attacco di vertigini,
  • provare a tenere la testa immobile, con una luce soffusa, se le vertigini vengono mentre si è a letto.
Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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