Negli ultimi tempi la radiologia ha compiuto passi avanti grazie all’utilizzo di nuove metodiche che sfruttano tecnologie avanzate. A spiegare nei dettagli l’evoluzione di questo ambito è il
dott. Cosma Andreula, responsabile dell’Unità Operativa di Radiologia e di Neuroradiologia di
Anthea Hospital di Bari, ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research.
Dott. Andreula qual è il ruolo del radiologo?
Il suo compito è quello di offrire un quadro clinico completo con le migliori tecnologie disponibili a tutti quei pazienti che si rivolgono a noi per svariati motivi e sintomatologie. Il campo della neuroradiologia rappresenta l’ambito d’elezione nell’impiego di indagini diagnostiche come la risonanza magnetica e la tc (tomografia computerizzata) ad alta definizione: ciò consente di poter giungere ad una diagnosi, talvolta anche complessa, e successivamente indirizzare il paziente al trattamento terapeutico più opportuno. Oggi, quindi, il ruolo del radiologo non è più soltanto diagnostico ma anche clinico e, per certi versi, rappresenta la figura di “snodo” tra il medico di famiglia, il paziente e l’eventuale coinvolgimento di altri specialisti.
Quali sono gli strumenti diagnostici adottati?
Il Servizio di Radiologia e Neuroradiologia di Anthea Hospital presenta strumentazioni di altissimo livello come le già citate risonanza magnetica ad altissimo campo e la tc (tomografia computerizzata) multistrato a 64 strati, tecnologie in grado di offrire un’elevata precisione diagnostica. La risonanza magnetica è dotata di software in grado di vedere i vasi sanguigni nel loro decorso intracranico ed extracranico oltre alla visione dell'encefalo, del midollo e di tutti gli organi parenchimatosi dell'addome. Inoltre consente di effettuare un’accurata indagine del sistema muscolo-scheletrico, delle articolazioni, dei muscoli, della spalla, del ginocchio, delle caviglie e di tutte quelle strutture del corpo che subiscono i più frequenti traumi nella quotidianeità o praticando attività sportiva.
Quali i trattamenti e le terapie disponibili?
In molte occasioni abbiamo affrontato i problemi connessi all'ernia del disco o ai crolli vertebrali intervenendo con procedure quali le discectomie o le vertebroplastiche percutanee: si tratta di tecniche con approccio mininvasivo guidate dalla tc e dalla risonanza magnetica. Le vertebroplastiche, in particolare, vengono utilizzate con notevole successo perché permettono ai pazienti che abbiano subito un trauma o avuto un crollo di vertebre causato da osteoporosi di ricevere un’iniezione di cemento nelle vertebre fratturate eseguito in un tempo relativamente breve (15-20 minuti) recuperando la postura eretta.