Città di Lecce Hospital / 31 maggio 2016

Diagnosi avanzata del tumore al seno con la procedura VABB

Diagnosi avanzata del tumore al seno  con la procedura VABB
Il desiderio di ogni donna che scopre di essere affetta da un tumore al seno è quello di essere curata al meglio. L’Airtum, Associazione Italiana Registri Tumori, stima che ad oggi siano oltre 522mila le donne che in Italia hanno ricevuto una diagnosi di cancro al seno, con un’incidenza annuale pari circa al 29 per cento di tutti i tumori. Anche in Puglia i dati più aggiornati dell’Istat evidenziano come questo tipo di tumori, con il 14 per cento, rappresenti la prima causa di morte femminile per cancro.
 
Da oggi c’è un’arma in più per la prevenzione e la diagnosi approfondita di questo tumore. A Città di Lecce Hospital una metodica all’avanguardia consente di rintracciare precocemente e con estrema precisione il tumore. La procedura si chiama VABB (Vacuum Assisted Breast Biopsy) e si tratta di una biopsia con agoaspirazione capace di identificare lesioni microscopiche anche precancerose o calcificazioni di dimensioni molto ridotte, anche se non palpabili.
 
La nuova tecnica della Senologia Diagnostica di Città di Lecce Hospital, anche nota come Mammotome, permette di non ricorrere alla classica e più invasiva biopsia tradizionale attraverso un prelievo bioptico computerizzato e all’avanguardia, che fornisce risultati diagnostici del tutto efficaci. L’esame si svolge in ambulatorio e in un’unica seduta. Viene eseguito sotto guida di un mammografo digitale in 3D, ad alta definizione di immagini, capace di scoprire precocemente il 40 per cento in più dei tumori mammari, rispetto alla mammografia tradizionale.
 
La procedura VABB può essere è necessaria quando una precedente mammografia ha già individuato lesioni sospette. Una volta stabilita la posizione delle formazioni sospette attraverso un sistema digitale computerizzato, si procede a una piccola incisione e con un ago in anestesia locale vengono prelevati circa 12 campioni di tessuto mammario destinati ad essere analizzati in laboratorio.
Grazie ai prelievi multipli, il test istologico è in grado di stabilire con alta precisione la natura maligna o benigna delle formazioni sospette presenti nella mammella.
 
“La differenza con le biopsie tradizionali - spiega la dottoressa Luciana Pisanelli, della Senologia Diagnostica di Città di Lecce Hospital - è che la VABB consente di eseguire una biopsia, senza la necessità di ricorrere alla sala operatoria. L'esame quindi non è invasivo, senza complicazioni. Le pazienti non riportano cicatrici, e in meno di un’ora, possono tornare a casa”.
 
Non solo. I risultati della biopsia sono in tempo reale e accelerano quindi il percorso successivo dando indicazioni precise sulla natura dei noduli e consentono così di predisporre il trattamento più adatto. 

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