Sono
13,4 milioni gli over 65 in Italia, il 22 per cento del totale della popolazione, secondo gli ultimi dati Istat. Il nostro Paese invecchia e il processo non sembra arrestarsi: l’Istituto di statistica stima che
nel 2032 gli over 65 saranno oltre 17 milioni, quasi un terzo della popolazione. Di pari passo con l’invecchiamento avanzano le patologie correlate a questo stadio della vita, in particolare le malattie muscolo-scheletriche.
Il
19 novembre a Lecco, si terrà una giornata dedicata proprio a queste malattie: il
“sabato della salute” per i consulti sulle patologie della terza età promossa da
G.B. Mangioni Hospital. La giornata sarà l’occasione per far conoscere il percorso completo di Ortogeriatria.
L’
Ortogeriatria è un percorso
innovativo di diagnosi, cura e assistenza rivolto soprattutto a pazienti over 65 con patologie degenerative della colonna vertebrale e delle grandi articolazioni (anca e ginocchio in particolare) e con patologie invalidanti che colpiscono femore ed omero, causate da traumi o da
osteoporosi. A queste patologie se ne aggiungono spesso altre, dal diabete alle cardiopatie, dai problemi circolatori alle disfunzioni polmonari.
“Offrire il trattamento più adeguato alle esigenze del paziente anziano. È questa la filosofia su cui si basa l’Ortogeriatria. Per farlo l’ortopedico, che è la figura di riferimento in caso di problemi muscolo-scheletrici, deve necessariamente avvalersi di un’équipe composta da medici e operatori specializzati nella diagnosi, cura e assistenza per le patologie dell’anziano” spiega
il Prof. Rinaldo Giancola, Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Direttore del coordinamento dell’area di Ortogeriatria di GVM Care & Research.
“Normalmente se un anziano manifesta
fratture ossee o problemi degenerativi dell’apparato scheletrico deve andare più volte e spesso in strutture sanitarie diverse per effettuare esami di diagnostica e sottoporsi alle visite degli specialisti, con maggiore dispendio di tempo ed energia. In G.B. Mangioni Hospital valutiamo il quadro d’insieme del paziente così che siano le diverse figure professionali ad essere presenti insieme in struttura.
Durante la giornata del
19 novembre sarà possibile chiedere un consulto anche sulla
metodica chirurgica mininvasiva SOIB che consente di
riparare ossa fratturate o colpite da osteonecrosi senza inserire protesi o placche, ma iniettando sostanze che ricostruiscono il tessuto laddove si è deteriorato. “La tecnica – spiega sempre il Prof. Giancola - consiste nell’applicare (attraverso un taglio di soli tre centimetri, non invasivo) una speciale vite, formata da una cannula forata da cui passano farmaci e sostanze fluide che ricostruiscono il tessuto osseo danneggiato. L’impianto centrale della vite può restare anche per anni, utilizzabile in ogni momento per le iniezioni per la cura e la rigenerazione”.
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