G.B. Mangioni Hospital / 18 novembre 2016

Il "Centro Ilizarov" di G.B. Mangioni Hospital fa scuola

Il

Il polo di eccellenza italiano nell’utilizzo della complessa tecnica Ilizarov ha aperto le porte a team internazionali per dei corsi di superspecializzazione.

Dopo un primo incontro che si è svolto a fine settembre nelle sale operatorie del GB Mangioni Hospital di Lecco a cui ha partecipato una delegazione di sei specialisti olandesi, dal 2 al 4 novembre il Professor Maurizio Catagni ed il Dottor Daniele Pili hanno replicato l'evento di Live Surgery ospitando questa volta dodici specialisti giapponesi tra cui il Professor Tsuchiya Hiroyuki dell'Università di Kanazawa, ortopedico di fama internazionale.

Durante la tre giorni l'equipe ha mostrato alla congregazione giapponese l'applicazione della tecnica Ilizarov, alternando workshop per approfondimenti teorici all'osservazione di casi reali: dalle visite ai pazienti, a reali interventi in sala operatoria, fino al post operatorio. Il corso di superspecializzazione ha previsto anche una sessione pratica su modelli chirurgici per testare i fissatori esterni circolari esapodalici computerizzati.

La delegazione straniera è risultata molto soddisfatta e ha avuto l'opportunità di osservare, migliorare e perfezionare la tecnica Ilizarov.

Uno dei casi reali presentati durante questa tre giorni è stato l'allungamento degli arti superiori: fiore all'occhiello del G.B. Mangioni Hospital, che è una delle poche strutture italiane a trattare omero, ulna e radio, e quello con maggior casistica in questo campo nonché per  la chirurgia del femore e della gamba (arti inferiori).

La Tecnica

Ideata dal Dott. Gavril Abramovič Ilizarov, da cui prende il nome, la tecnica si applica nei casi di gravi malformazioni o grosse differenze nella lunghezza degli arti dovute a difetti presenti dalla nascita, a traumi o causate da infezioni o perdite ossee.

La tecnica prevede tre momenti:

  1. Interruzione del segmento osseo
  2. Distanziamento
  3. Rigenerazione del tessuto osseo

La metodica si basa sulla capacità dell'osso di stimolare la rigenerazione del tessuto in seguito a un danno e per farlo correttamente sfrutta un'apparecchiatura messa a punto da Ilizarov e successivamente modificata e migliorata negli anni anche dal team del Prof. Maurizio Catagni. Si tratta di un fissatore circolare, cilindrico composto da una serie di cerchi distanziati da piccole aste che tramite fili e viti  vengono ancorati al tessuto osseo durante un intervento chirurgico.

Dopo quindi aver procurato la frattura (osteotomia) si applica il fissatore e si distanziano le due parti separate. Mediamente ogni giorno di distanziano le ossa di 0,25 millimetri per 3 volte nell’arco di 24 ore (0.75 mm al giorno). Negli acondroplasici, l’allungamento delle gambe indicativamente è di 14-16 cm, quello dei femori di 10-12 cm, quello degli omeri di 10-12 cm. 

L'importanza della relazione medico paziente

Le procedure possono durare anche mesi e per questo l'interazione e la fiducia tra medico e paziente sono centrali per la buona riuscita di questa complessa metodica.

Spesso i pazienti sono ancora bambini o prossimi all'adolescenza, quindi in un periodo della vita di per sé delicato. Per questo è molto importante creare un feeling e un rapporto stretto con il paziente e con tutta la famiglia. Tutta la “squadra” lavora mirando all’obiettivo finale con motivazione senza avere fretta

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