Le tecnologie in chirurgia maxillo facciale al centro di un convegno a Bologna il 28 e 29 marzo

Le tecnologie in chirurgia maxillo facciale al centro di un convegno a Bologna il 28 e 29 marzo

Il dottor Lorenzo Lancellotti, chirurgo maxillo facciale di GVM Care & Research, sarà fra i relatori del terzo 3D International Meeting “Realtà Aumentata e nuove tecnologie nella chirurgia maxillo facciale”, in programma presso il Campus Universitario di Bologna venerdì 28 e sabato 29 marzo 2014.

Lo specialista, che per GVM opera a Maria Cecilia Hospital di Cotignola e Clinica Privata Villalba di Bologna, negli ultimi anni ha maturato un’esperienza internazionale sui nuovi scenari delle tecnologie biomediche applicate alla diagnosi e alla programmazione della chirurgia del volto.


Dottor Lancellotti, quali spunti offrirà il convegno di Bologna?
«L’evento proporrà una panoramica completa sulle tecnologie tridimensionali di ultima generazione applicate alla chirurgia maxillo-facciale, ortodonzia, implantologia e diagnostica per immagini. A confrontarsi sull’argomento saranno esperti europei ed americani, oltre a radiologi, ortodontisti e chirurghi italiani da tempo impegnati in questo settore di ricerca».

Cosa si intende per “realtà aumentata”?
«Per realtà aumentata si intende l’arricchimento della percezione sensoriale mediante informazioni non percepibili con i nostri cinque sensi. Il cruscotto dell’auto, l’esplorazione della città con lo smartphone o la chirurgia robotica a distanza sono esempi di realtà aumentata. Ad "aumentare" la realtà sono elementi aggiunti attraverso un dispositivo mobile come uno smartphone, oppure un computer dotato di webcam o altri sensori. Alcuni dispositivi di visione, ascolto e manipolazione, come occhiali, auricolari e guanti, possono aggiungere ulteriori informazioni multimediali alla realtà normalmente percepita».

Qual’è la differenza con la realtà virtuale?
«Nella realtà virtuale, le informazioni aggiunte elettronicamente sono prevalenti, tanto che ci si trova immersi in una situazione in cui le percezioni naturali dei cinque sensi sono sostituite da altre. Nella realtà aumentata, invece, si continua a vivere la comune realtà fisica, usufruendo di informazioni aggiuntive».

Quali sono le principali applicazioni della realtà aumentata in campo medico?
«Questa tecnologia fornisce al medico ed al chirurgo il supporto per una corretta visualizzazione degli organi ed un più accurato trattamento delle patologie. Grazie ad una sovrapposizione di immagini virtuali al corpo del paziente, è come se il medico fosse dotato di una sorta di visione “a raggi X”. Per quanto riguarda la chirurgia maxillo facciale, è possibile creare una simulazione 3D della componente dentale, ossea e del tessuti muscolari e cutanei del volto. In questo modo è possibile pianificare ed eseguire con maggiore precisione una procedura chirurgica».
Il congresso bolognese del 28 e 29 marzo è organizzato dall’Unità Operativa di Chirurgia Orale e Maxillo Facciale dell’Unibo diretta dal Prof. Claudio Marchetti.

Per ulteriori informazioni scarica il programma dell'evento in allegato oppure consultare il sito del congresso www.3dbo.it

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