Salus Hospital / 24 giugno 2016

Lesioni e malattie della colonna vertebrale. A Salus Hospital si interviene con la chirurgia mininvasiva

Lesioni e malattie della colonna vertebrale.  A Salus Hospital si interviene con la chirurgia mininvasiva
In Italia circa l’80% della popolazione soffre o ha sofferto di disturbi alla colonna vertebrale e il 40% ha avuto, almeno una volta, un episodio di lombosciatalgia: patologie che incrementano anche il consumo di farmaci e aumentano le giornate di assenza dal lavoro.

Grazie alla chirurgia mininvasiva è possibile intervenire sulla schiena migliorando gli esiti sia dal punto di vista della percezione del dolore che sotto l’aspetto estetico, riducendo la durata del ricovero ospedaliero. La tecnica, innovativa, è ora uno dei fiori all’occhiello di Salus Hospital, tra i Centri ortopedici di riferimento in Emilia Romagna.
 
A soffrire di un “generico” mal di schiena sono oltre 15 milioni di italiani secondo i dati della Società di Chirurgia Vertebrale; mentre la Lega Italiana Osteoporosi, rileva come in Europa ogni 30 secondi si verifichi una frattura da osteoporosi e come le malattie osteo-articolari siano tra le cause più diffuse di assenza dal posto di lavoro.
 
Il 50% della popolazione dopo i 45 anni lamenta frequenti mal di schiena, lombalgie, lombosciatalgie da ernia con dolori alle gambe e ai piedi per una sofferenza del nervo sciatico”, spiega il Dottor Aldo Sinigaglia Specialista in Ortopedia e Traumatologia - Neurochiurgia della colonna di Salus Hospital: “Si tratta di patologie congenite, legate a un trauma o alla presenza di un tumore. Possono interessare il rachide cervicale, dorsale, lombare o sacrale. Oltre a procurare dolore, sono patologie ad alta invalidità”.
 
Siamo in grado intervenire anche nelle fratture vertebrali da osteoporosi, inserendo nel corpo vertebrale collassato piccole quantità di sostanze cementanti tramite un’iniezione praticata con un’apposita siringa”, continua Sinigaglia : “In questo modo si scongiurano ulteriori cedimenti, si dà maggiore solidità e si elimina il dolore lamentato dal paziente”.
 
Lo stesso discorso vale per le deformità da degenerazione e per le deformità che insorgono nell’adolescente a seguito di scoliosi idiopatica, un’alterazione delle vertebre e delle altre strutture di sostegno del tronco”, prosegue Sinigaglia. “In questi casi siamo in grado di attuare una chirurgia più conservativa rispetto al passato. Si pratica un’incisione e, senza toccare la muscolatura, impiantiamo una protesi e ricreiamo le fisiologiche curvature della colonna vertebrale - aggiunge - rivolgendo molta attenzione al rispetto dei parametri pelvici: il bacino, infatti, deve mantenere una posizione ben precisa nello spazio, riducendo drasticamente possibili complicanze o effetti collaterali”.
 
Anche lo stile di vita influisce su queste patologie, come spiega il dottor Sinigaglia: “La sedentarietà, la postura sbagliata dovuta ad abitudini, comportamenti scorretti, l’aumento di peso, attività lavorative usuranti o faticose provocano un’impennata percentuale delle malattie al rachide, ad iniziare dalla diffusissima lombalgia”.
 
In tutti questi casi, comunque, la chirurgia mininvasiva rappresenta un’efficace alternativa, con molti vantaggi per il paziente: ridotti tempi d’intervento e degenza, recupero lavorativo e dell’attività fisica molto più rapidi, cicatrici poco visibili. 

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