Ospedale San Carlo di Nancy / 13 novembre 2018

Angioplastica percutanea: cos'è e come si esegue

Angioplastica percutanea: cos'è e come si esegue
La riduzione patologica della sezione di un’arteria può essere causata, ad esempio, da un’infiammazione localizzata, un trombo o una placca aterosclerotica. L’insorgenza di questa circostanze compromette il regolare afflusso di sangue e indica la necessità di considerare percorsi di terapia mirati.


Con il Dott. Stefano Tonioni, specialista in Cardiologia all'Ospedale San Carlo di Nancy, Roma spieghiamo come funziona l’angioplastica percutanea che - in casi come quelli elencati - può costituire una valida alternativa alla chirurgia tradizionale, ove possibile.
 
 
Cos'è l'angioplastica percutanea?

L'angioplastica percutanea consiste nell'impianto, effettuato in anestesia locale, di una protesi (chiamata “stent”) attraverso una semplice puntura, che quindi sostituisce i classici tagli chirurgici. Le punture vengono fatte o nell'arteria femorale o nell'arteria radiale grazie alle quali vengono inseriti dei cateterini. Il paziente viene trattato con l'impianto di questo stent, che può essere d'acciaio medicato a rilascio di farmaco o addirittura riassorbibile all'interno delle arterie, e il giorno dopo può tranquillamente essere dimesso, grazie al ripristino della regolare dimensione delle sue arterie.

Quali sono i tempi di recupero dopo l'intervento di angioplastica?

I tempi di recupero sono davvero molto brevi, dal momento che non si tratta di un intervento invasivo come può essere, ad esempio, un intervento di bypass. Per cui già il giorno dopo esser stato sottoposto ad angioplastica, il paziente può lasciare l'Ospedale e tornare a casa.


Quali sono i trattamenti di emodinamica effettuati all’Ospedale San Carlo di Nancy?

L'emodinamica o cardiologia interventistica è una sezione necessaria prima di tutto per identificare tutti i restringimenti delle arterie del corpo, principalmente le coronarie.

Una volta identificati questi restringimenti che nella maggior parte dei casi sono critici (superiore al 70 per cento di restringimento) si procede all'intervento di angioplastica, con il famoso “palloncino” ed impianto di stent, sia a livello delle carotidi che a livello delle altre arterie periferiche. All'Ospedale San Carlo di Nancy disponiamo di un'unità operativa di emodinamica che si avvale di strumenti di ultimissima generazione che restituiscono una qualità diagnostica altissima. Possiamo infatti contare su due sale angiografiche con angiografi sempre a diretto contatto con il reparto di cardiologia, per lavorare in sinergia ed offrire il miglior consulto medico specialistico al paziente.
 

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