Viene detta chirurgia senza cicatrici e si chiama approccio
SCARLESS. Si tratta di una chirurgia ultra mininvasiva che abbatte l’impatto delle tecniche chirurgiche ed evita le cicatrici post-intervento. È proposta dall’Unità Operativa di
Ginecologia dell’
Ospedale San Carlo di Nancy di Roma a tutte le pazienti con disturbi ginecologici e uro-ginecologici.
A chi è rivolta?
È possibile accedere all’approccio SCARLESS anche in caso di chirurgia preventiva, per le donne con rischio elevato di sviluppare tumore al seno o all’ovaio?
Sì. La chirurgia ultra mininvasiva si presenta anche come una valida opzione per le donne a rischio tumorale che scelgono di seguire la strada della chirurgia preventiva. In questo modo, le donne hanno, oltre al supporto clinico, anche un vantaggio estetico.
Quali sono le tecniche che proponete?
Le tecniche ultra-mini invasive proposte sono quattro e i tempi di ricovero variano in base ai casi ma in media non superano i tre giorni:
- Chirurgia isteroscopica: Ove possibile vengono preferiti interventi per via endoscopica, che evitano incisioni e cicatrici alla paziente.
- Chirurgia laparoscopica percutanea: Approccio chirurgico laparoscopico che impiega strumenti ultra sottili, di <3mm di diametro. Con questa metodica il foro d’entrata nell’addome è talmente piccolo che al termine dell’intervento non è necessario applicare il punto di sutura.
- Chirurgia mini-laparoscopica. Approccio laparoscopico che impiega degli strumenti di diametro <5 mm.
- Single Port Surgery (LESS). Approccio laparoscopico che prevede come unico punto di ingresso nell’addome l’ombelico.
Quali sono i vantaggi dell’approccio ultra mininvasivo?
La chirurgia ultra mininvasiva porta a una serie di vantaggi che includono un rapido recupero post operatorio, un minore dolore dopo l’intervento, una riduzione delle cicatrici e una migliore estetica generale.
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