L’
Unità Operativa di Cardiochirurgia di Città di Lecce Hospital è la
quartamigliore realtà in Italia nell’interventistica dedicata al trattamento chirurgico delle patologie valvolari. Il dato si riflette anche
in Puglia, dove
l’ospedale leccese è al primo posto per il minor tasso di mortalità a 30 giorni dall’intervento di sostituzione e/o riparazione delle valvole cardiache.
E’ quanto emerge leggendo i dati del Rapporto Nazionale Esiti 2016 pubblicato da Agenas – ente pubblico nazionale non economico che collabora con il Ministero della Salute per la valutazione della efficienza e della qualità degli ospedali italiani.
L’agenzia ha usato come indicatore di riferimento la mortalità a 30 giorni dall’intervento - la cui valutazione è calcolata su base biennale. Sulla base di questo criterio
Città di Lecce Hospital è risultata una delle strutture più efficienti in Italia in ambito cardochirurgico.
Nel programma nazionale Esiti del Ministero della Salute si nota in particolare il settore della interventistica dedicata alla valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache isolate: il dossier - redatto mettendo a confronto le 119 strutture sanitarie esaminate sull’intero territorio nazionale - riporta un indice, rispetto ai 404 casi presi in carico, dello 0,90% e quindi ben al di sotto del riferimento per bassa mortalità fissato a </=1,5%.
L’ospedale del Salento a livello regionale gode inoltre del
primato per la mortalità a 30 giorni a seguito di bypass aortocoronarico, pari allo 0,74% e di molto inferiore al valore soglia di bassa mortalità indicato in </= 1,5%: anche in questo ambito di intervento, la struttura occupa un’ottima posizione nella classifica nazionale, piazzandosi al 12° posto. Per quanto riguarda il volume dei ricoveri per bypass aortocoronarico, Città di Lecce è al secondo posto a livello regionale: 202.
Ottimi risultati si registrano altresì nella
gestione dell’infarto miocardico acuto:
Città di Lecce Hospital - nuovamente menzionata tra le eccellenze pugliesi - è al 4,29% nella mortalità ad un mese (</=6% la percentuale considerata per bassa mortalità); stesso risultato positivo nella gestione dei pazienti affetti da
scompenso cardiaco, la cui percentuale di mortalità a 30 giorni nel presidio leccese si ferma al 2,28 (anche qui il riferimento per bassa mortalità è fissato al </=6%).
“I dati pubblicati sul Rapporto Nazionale Esiti 2016 rappresentano un traguardo importante per gli ospedali GVM in Puglia – dice
Giuseppe Speziale, coordinatore delle cardiochirurgie GVM – e confermano il percorso di cambiamento e di svolta da noi intrapreso per raggiungere un solo obiettivo:
la migliore terapia per il paziente. Le performance delle nostre Unità Operative sono di assoluto rispetto anche a livello nazionale e sono il frutto degli investimenti di GVM in
formazione medica specialistica, ricerca e tecnologia, – continua Speziale – grazie a questo
la Puglia è in grado di abbattere la mobilità passiva di quanti scelgono di andare fuori regione per farsi curare. L’eccellenza è anche qui”.