Salus Hospital / 19 febbraio 2018

Salus Hospital: nuovo intervento per la cura dell’alluce valgo con la tecnica PBS

Salus Hospital: nuovo intervento per la cura dell’alluce valgo con la tecnica PBS
L’alluce valgo è una deformazione a carico dell'articolazione metatarso-falange del piede, questa deformazione ossea è di solito associata ad un'infiammazione della borsa mucosa che si trova alla base dell'impianto dell'alluce stesso. Il sintomo principale dell'alluce valgo consiste nella presenza di dolore, che riflette un cambiamento nell'anatomia del piede, il quale può peggiorare fino a compromettere la deambulazione. Il cattivo appoggio del piede infatti può portare a veri e propri squilibri posturali che possono essere all’origine di problemi a carico delle articolazioni soprastanti (caviglia, ginocchio, anca, colonna).

Presso il Salus Hospital di Reggio Emilia, questa patologia può essere affrontata in modo semplice ed efficace con l’innovativa tecnica chirurgia mininvasiva percutanea PBS (Percutaneous Bianchi System). L’intervento, della durata di 20 minuti ed eseguito in regime di day hospital, permette di tornare a camminare immediatamente e di recuperare in breve tempo la totale funzionalità del piede. Dopo una visita specialistica e una valutazione diagnostica con esami radiografici, l’équipe guidata dal dott. Michele Risi, specialista in Ortopedia e Traumatologia e chirurgia del piede e caviglia, stabilisce la necessità o meno di ricorrere all'intervento chirurgico.

Quest’ultimo, avendo finalità funzionali e non estetiche, è rivolto particolarmente all’alluce valgo doloroso. Spesso infatti il dolore riguarda anche le altre dita del piede, che possono risultare deformate (dita a martello), oppure interessare anche i metatarsi. Nei casi meno gravi, prima di ricorrere alla chirurgia mininvasiva, vengono consigliati trattamenti conservativi che prevedono l’utilizzo di plantari e/o calzature apposite.

L’operazione, eseguita in anestesia locale, si basa sulla correzione geometrica della deformità dell’avampiede: si interviene praticando piccoli fori impiegando micro frese motorizzate, per ottenere il riallineamento delle ossa, tutto senza l’inserimento di viti, chiodi o altri mezzi di sintesi. Queste frese sono guidate dalla mano del chirurgo che “vede” le ossa attraverso un particolare apparecchio radiologico. Ciò consente una minore invasività, una riduzione del tempo chirurgico, deambulazione immediata e un veloce recupero.

Dopo l’intervento infatti il paziente, mediante l’uso di apposita calzatura post-operatoria e di una fasciatura speciale, può camminare e appoggiare subito i piedi a terra senza l’uso di stampelle. All’intervento segue, a distanza di 20 giorni, il primo controllo nel corso del quale viene cambiata le medicazione, ridotto il bendaggio e applicata un calzino appositamente realizzato, calzino PBS, che permette al paziente di tornare ad indossare una scarpa da ginnastica comoda. Possono seguire più visite di controllo in base alla gravità della patologia trattata e dopo 45 giorni si procede con il controllo radiografico del carico ortostatico.

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