Maria Cecilia Hospital / 31 marzo 2017

Due straordinari interventi di Neurochirurgia a Maria Cecilia Hospital

Due straordinari interventi di Neurochirurgia a Maria Cecilia Hospital
Due straordinari interventi a Maria Cecilia Hospital, realizzati dell’équipe del Dottor Ignazio Borghesi e del Professor Fabio Calbucci, hanno permesso a un 15enne di Bologna e una 22enne nata a La Spezia di ritornare alla vita di tutti i giorni. L’adolescente, affetto da cisti epidermoide, è stato sottoposto a un delicato intervento  per asportare un tumore cerebrale di circa 4 x 4 cm, mentre la ragazza si è sottoposta ad un intervento di 8 ore in posizione seduta per facilitare l’asportazione di un grande tumore del mesencefalo.
 
“Da oltre un anno il 15enne lamentava forti mal di testa e parziale perdita del campo visivo – spiega il Dottor Borghesi, Responsabile del Centro di Neurochirurgia di Maria Cecilia Hospital. - La visita oculistica aveva però escluso problemi a carico dell’occhio destro. Tuttavia i disturbi non sono mai scomparsi e ad essi si stava aggiungendo un’evidente difficoltà nella lettura. La Tac ha evidenziato la massa tumorale, mentre lo studio funzionale della lesione, mediante Risonanza Magnetica, ha chiarito i dettagli morfologici e le ripercussioni a livello cerebrale”.
 
“Non potevamo attendere oltre. – continua il Dottor Ignazio Borghesi - L’operazione, piuttosto complessa, ha richiesto quasi 7 ore e l’utilizzo della tecnica microchirurgica, del microscopio ingranditore e del neuronavigatore, per l’asportazione della grossa massa tumorale (una cisti epidermoide), cresciuta in corrispondenza dei lobi temporale e frontale”.
 
“Un’operazione in anestesia generale, - precisa il Dottor Ignazio Borghesi - non priva di possibili complicanze, valutata la profondità anatomica della lesione, che seppur di natura benigna comprimeva i fasci nervosi originanti dall’occhio e diretti alla corteccia occipitale, coinvolgendo in modo piuttosto esteso anche le aree della parola presenti nel lobo temporale e frontale del cervello. Grazie al neuronavigatore - la cui funzione ricorda il GPS delle automobili - siamo riusciti a tracciare una porta d’ingresso che fosse la meno traumatica possibile per il paziente. Così da raggiungere il tumore, asportarlo in toto, evitare future recidive”.
 
Per l’adolescente la perdita del campo visivo probabilmente sarà irreversibile mentre i problemi correlati al pronunciamento delle parole scompariranno presto.
 
A distanza di poco tempo, la stessa équipe ha realizzato con successo anche un altro delicatissimo intervento chirurgico: l’asportazione della lesione tumorale - a basso grado di malignità come chiarito meglio dalla Risonanza Magnetica – in una 22enne affetta da deficit neurologici. Una giovane che sarebbe andata incontro ad un peggioramento del suo stato di salute nel giro di pochi mesi: dalla modificazione del tono della voce, all’incapacità di deglutire sostanze liquide e cibi solidi, all’incapacità di mantenere l’equilibrio e di coordinare gli arti inferiori durante il movimento delle gambe, alla possibilità di cadute, capogiri, svenimenti improvvisi fino ad uno stato di coma. Il costante monitoraggio diagnostico, ripetuto nel corso degli ultimi 5 anni, evidenziava infatti una rapida crescita dimensionale della neoplasia.
 
Spiega sempre il Dottor  Borghesi - "La massa tumorale era molto grande (in senso relativo rispetto all’area in cui nasce), tanto da affiorare esternamente al mesencefalo. La ragazza è stata operata in posizione quasi seduta per favorire il lavoro dei neurochirurghi e permettere una progressiva separazione delle strutture anatomiche cerebrali fino ad esporre in toto la lesione. L’asportazione, eseguita in anestesia generale dall’équipe con il Professor Calbucci, tra i maggiori esperti di Neurochirurgia in Italia, è risultata pressoché totale. Se nei prossimi controlli medici si dovesse individuare un piccolo residuo della lesione o una ricrescita del tumore, sarà possibile intervenire con la Radioterapia mirata che a Maria Cecilia Hospital viene effettuata tramite Gamma Knife”.

L’eccellenza specialistica maturata del team di Neurochirurgia di Maria Cecilia Hospital,è stata evidenziata anche nei dati pubblicati nell’ultimo rapporto Agenas – Programma Nazionale Esiti, che segnalano l’ospedale tra i migliori del Paese.

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