Elettrocardiogramma da sforzo: come si esegue e a cosa serve?

Elettrocardiogramma da sforzo: come si esegue e a cosa serve?

L’elettrocardiogramma da sforzo o test ergometrico registra l’attività elettrica del cuore durante uno sforzo fisico. Rappresenta un esame strumentale importante per valutare cardiopatie ischemiche in pazienti con dolore toracico, per verificare casi particolari di aritmie, o ancora l’efficacia di un’angioplastica o di un by pass e controllare i risultati di una terapia farmacologica.
Ne abbiamo parlato con il dottor Paolo Izzo, responsabile della Cardiologia di Ospedale Santa Maria.

In cosa consiste il test da sforzo?
Il paziente viene invitato a pedalare su un cicloergometro ("bicicletta") o sul Treadmill ("pedana mobile"). Grazie a degli elettrodi, applicati sul petto del paziente, il cardiologo monitora la frequenza cardiaca, i battiti e la pressione arteriosa attraverso un monitor a cui gli elettrodi sono collegati.

A cosa serve?
L’elettrocardiogramma da sforzo può essere eseguito a scopo diagnostico, al fine di confermare o escludere il sospetto di cardiopatia ischemica, e/o casi particolari di aritmie. Mentre viene eseguito a scopo valutativo per valutare l’efficacia della terapia in corso o l’efficacia di un’angioplastica o di un by pass. Il test da sforzo consente di esaminare la risposta dell’apparato cardiocircolatorio all’esercizio fisico, valutando la frequenza cardiaca, la pressione e le eventuali modificazioni elettrocardiografiche e i sintomi riferiti dal paziente. 

Quando vanno sospesi i farmaci?
Se l’esame viene eseguito a scopo diagnostico dovranno essere sospesi i farmaci, mentre per i test valutativi i farmaci dovranno essere continuati normalmente.

Come ci si prepara?
Non è necessario essere a digiuno ma è preferibile fare una colazione leggera. Per la prova è meglio indossare indumenti comodi e scarpe comode (possibilmente da ginnastica) che consentano di camminare o pedalare senza impedimenti.
 
Altre raccomandazioni?
E’ consigliato presentarsi all’appuntamento con tutta la documentazione relativa a visite ed esami precedenti (ECG, visite cardiologiche, esami ematochimici ed altro), non fumare da almeno 2 ore e non compiere grossi sforzi né attività fisica il giorno della prova. Si deve infine informare il medico se sono stati avvertiti eventuali disturbi nelle 48 ore precedenti l’esame.
 
 
 
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