Oggi 11 ottobre ricorre la
giornata mondiale dedicata alla
obesità: è importante ricordare quanto sia utile la prevenzione e l’informazione attorno a questo disturbo considerato dalla comunità scientifica
una vera e propria malattia che colpisce milioni di persone di tutte le fasce di età, compresi i bambini. Stando alle ultime statistiche,
più di un terzo della popolazione adulta italiana è in sovrappeso (35,3%), poco meno di una persona su 10 è obesa (9,8%). Si tratta di circa
6 milioni di italiani e il numero purtroppo è destinato ad aumentare.
A preoccupare maggiormente sono le conseguenze della obesità che può essere responsabile di altre gravi patologie come cardiopatie, diabete,
malattie epatiche e diverse tipologie di tumore. A spiegare nel dettaglio cosa accade ai soggetti obesi è il dottor
Michele Pastorelli, Biologo Nutrizionista, responsabile del servizio di
Nutrizione clinica di
D’Amore Hospital a Taranto.
“L’obesità centrale o androide, è caratterizzata dalla distribuzione del grasso corporeo prevalentemente a livello addominale – spiega il dottor Pastorelli – gli individui obesi presentano il cosiddetto profilo a mela, cioè hanno un’esagerata
consistenza di grasso localizzato per tutto il girovita e questo dipende da fattori ormonali. Purtroppo il grasso, in questa parte del corpo, tende ad infiltrarsi nei tessuti inferiori – aggiunge lo specialista - come il tessuto muscolare fino a depositarsi nelle parti più profonde, raggiungendo facilmente il grasso viscerale cioè quello a stretto contatto con gli organi”.
L’aumento di grasso viscerale può infatti compromettere la funzionalità degli organi come fegato, stomaco, intestino tenue e crasso, pancreas, milza e quindi bisogna fare attenzione a questa tipologia di obesità.
“Un soggetto obeso si riconosce dalla circonferenza della vita che
supera i 90 cm negli uomini e gli
80 cm nelle donne e, in questi casi bisogna necessariamente seguire dei programmi alimentari specifici per ridurre ed eliminare il grasso localizzato. L’obesità è una
malattia curabile – continua il medico – la popolazione va sensibilizzata sull'importanza della prevenzione. Per questo a D’Amore Hospital abbiamo di recente attivato un servizio di Nutrizione clinica specializzato nella prevenzione e trattamento di tutti i disturbi alimentari, compresi
la sindrome metabolica e le intolleranze alimentari”.
Per maggiori informazioni si può contattare la struttura 099.7704500 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00; il sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00).
Oppure
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