Città di Lecce Hospital / 04 maggio 2017

Il 19 e 20 maggio si tiene il convegno scientifico nazionale: “Arte e scienza per una comunicazione empatica del sentire e del riconoscere”

Il 19 e 20 maggio si tiene il convegno scientifico nazionale: “Arte e scienza per una comunicazione empatica del sentire e del riconoscere”

Umanizzare la malattia e rendere gli ospedali non solo luoghi di salute ma anche di arte e cultura. A questo mira il progetto “Kalos Arte e scienza dialogano in galleria”, ideato dalla scrittrice Giovanna Politi e sposato da GVM Care & Research, con il patrocinio di Fondazione Ettore Sansavini, Università del Salento, Comune di Lecce, Regione Puglia, Ordine avvocati di Lecce e Fondazione Città del Libro.
 
Il progetto fa da cornice al Convegno Scientifico Nazionale dal titolo “Arte e scienza per una comunicazione empatica del sentire e del riconoscere” che si terrà i prossimi 19 e 20 maggio presso la clinica Città di Lecce Hospital. Al convegno parteciperanno illustri relatori tra medici, filosofi, artisti, musicisti, scienziati, storici d’arte, docenti e poeti, come il Prof. Carlo Ventura, la Dott.ssa Beatrice Sansavini, il Prof. Antonio Lucio Giannone, la Prof.ssa Anna Colaci, la Dott.ssa Rossana Becarelli, il Prof. Carlo Alberto Augieri, il Prof. Marcello Aprile, il Dott. Ennio Brunetta, il Dott. Antonio Montinaro, il Prof. Wojtek Pankiewicz, il Dott. Leo Melossi, la Prof.ssa Maria Altomare Agostinacchio, il Dott. Gianni Bredice, il Dott. Ilio Torre, la Dott.ssa Virginia Erroi, la Dott.ssa Alessandra Peluso, la Dott.ssa Silvia Grasso, il Dott. Franco Massari.
 
Le iniziative sono rivolte a bambini, giovani, adulti, con l’intento di educare e formare attraverso l’arte, la bellezza e la ricerca scientifica.

Giovanna Politi, scrittrice, ideatrice e coordinatrice del Progetto Kalos, ha dichiarato: “Tra arte e scienza deve necessariamente esserci una continua osmosi, una comunicazione empatica capace di affinare il pensiero e creare la vera armonia del sapere. L’obiettivo del nostro Progetto è quello di prestare all’Arte e alla Scienza un unico polmone per un respiro condiviso, in una visione consapevole del non secondario ruolo che la prima possa svolgere a sostegno della seconda sul benessere psicofisico dell’essere umano”.

 

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