La Sindrome di Roemheld, cuore e stomaco si parlano

La Sindrome di Roemheld, cuore e stomaco si parlano
Stomaco e cuore, due organi non troppi distanti, ma enormemente differenti per funzioni e per forma. Divisi da una sottile membrana, il diaframma e, attraverso questa possono comunicare ed influenzare reciprocamente il loro stato.
Un esempio è la sindrome gastro-cardiaca detta anche sindrome da iperdistensione gassosa del fondo gastrico, caratterizzata da un complesso di disturbi cardiaci scatenati da un aumento delle dimensioni dello stomaco, indotte da una eccessiva presenza di aria all’interno del viscere gastrico che si dilata influenzando negativamente il cuore.
 
La persona affetta da questa sindrome si rivolge al proprio medico con il sospetto, spesso, di soffrire di una malattia cardiovascolare maggiore. Il sintomo più frequente è rappresentato dal tipico dolore al petto con irradiazione alla giugulare. Spesso il paziente è tachicardico, fatica a respirare correttamente e avverte dolori in corrispondenza dello stomaco. Accompagnano i precedenti sintomi anche: nausea, sudorazione e astenia (sensazione di  stanchezza psico- fisica).
In questi casi si rende necessario escludere quanto prima la sindrome coronarica acuta ed in seguito ricercare le cause di questi disturbi, tranquillizzando la persona sull’assoluta benignità della propria condizione fisica.
 
Ci confrontiamo con il Dott. Vincenzi Massimo, gastroenterologo del San Pier Damiano Hospital – responsabile dell’Ambulatorio dedicato alle malattie infiammatorie intestinali  e ai disturbi funzionali gastrointestinali.
 

Come è possibile diagnosticare questa sindrome?

“Non vi sono test diagnostici specifici che ci aiutano a diagnosticare tale sindrome; si procede per esclusione, partendo da patologie cardiache, passando successivamente a quelle gastroenteriche. Effettuata la diagnosi solitamente consigliamo al paziente di ridurre le situazioni stressanti e di evitare alimentazioni incongrue.  A scopo terapeutico possono essere utili particolari tecniche posturali e di respirazione nonché alcune semplici modalità comportamentali come l’utilizzo di una bevanda calda che dovrebbe almeno attenuare il disturbo”.
 

Ad oggi si è in grado di prevenire questo disturbo?

“Eliminando le cattive abitudini alimentari, il fumo e la mancanza di attività fisica. E’ importante contrastare il sovrappeso ed evitare di sovraccaricare lo stomaco con pasti troppo abbondanti e pesanti. Limitare l’uso di bevande gassate, alcoliche e eccesso di caffè può rappresentare un altro grande aiuto. E’ poi importante affidarsi ad un gastroenterologo, che dopo un’accurata anamnesi e un adeguato percorso diagnostico farà adottare al paziente farmaci che migliorano lo svuotamento gastrico e che riducono il gas intestinale”.
 

Qual è il fattore scatenante di questo disturbo?

“La causa scatenante è da ricercarsi nella stimolazione dei riflessi gastrocardiaci, dovuta ad un eccesso di aria nello stomaco, cosiddetta ‘bolla gastrica’. Questi disturbi si verificano principalmente dopo pasti abbondanti, ricchi di grassi, scorie, dolci e caffè. L’anamnesi spesso rivela pirosi gastrica (sensazione di bruciore allo stomaco) con reflusso gastro-esofageo, episodi di tachicardia e meteorismo.

 
A questo disturbo come reagisce l’organismo?

“Il momento che scatena l’insorgenza dei sintomi è rappresentato dall’eccessiva stimolazione nel nervo vago; questa stimolazione provoca un iniziale rallentamento del battito cardiaco e ipotensione arteriosa.  Quando si configura questo quadro clinico, il nostro organismo utilizza i cosiddetti “fenomeni compensativi”, inducendo  il rilascio di due specifici ormoni, adrenalina ed noradrenalina, che determinano l’incremento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.”
 

Come si affronta e si contrasta la sindrome di Roemheld?

“Si consiglia al paziente di non entrare nel panico al sopraggiungere della fase acuta. Il paziente può trovar benessere rimanendo disteso e facendo respiri profondi e lenti. Una posizione comoda e l’aiuto di una bevanda calda possono facilitare eliminazione dell’aria dallo stomaco. Per eliminare la tensione muscolare dell’addome inoltre consiglio di porre sull'addome una borsa di acqua calda. Sarebbe opportuno anche non sovraccaricare lo stomaco mangiando cibi pesanti nelle ore successive la fase acuta”.
 

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