Ospedale San Carlo di Nancy / 24 settembre 2018

Chirurgia ginecologica mininvasiva: approccio laparoscopio e benefici per le pazienti

Chirurgia ginecologica mininvasiva: approccio laparoscopio e benefici per le pazienti
L’evoluzione della chirurgia ha permesso di trattare le principali patologie ginecologiche con un impatto operatorio minimo rispetto alla chirurgia tradizionale sul benessere delle pazienti e sul recupero delle funzionalità quotidiane. Ne parliamo con il Dott. Cristiano Rossitto, responsabile dell'Unità Operativa di Ginecologia all'Ospedale San Carlo di Nancy.
 
 
Quali sono in questo ambito le patologie trattabili con chirurgia mininvasiva?

Come tante aree specialistiche, la chirurgia mininvasiva interessa anche l'ambito ginecologico dell'Ospedale San Carlo di Nancy, con tutte le patologie di competenza uterina e annessiale. Attraverso questo approccio si riescono pertanto a trattare fibromi uterini e  patologie endocavitarie, quindi polipi endometriali e miomi. Siamo in grado, inoltre, di affrontare le patologie del compartimento pelvico, come prolasso dell'utero, e il trattamento dell'incontinenza urinaria da sforzo.

Parliamo delle metodiche mininvasive disponibili all'Ospedale San Carlo di Nancy

La chirurgia mininvasiva basata su un approccio laparoscopico è diventata ormai uno standard collaudato presso il nostro ospedale. A questo ovviamente si associa la chirurgia tradizionale (vaginale e laparotomica). Al San Carlo di Nancy abbiamo cercato di estremizzare questo concetto dell'ultra mininvasivo, portando a disposizione delle pazienti soluzioni sempre più innovative.

Quali sono queste soluzioni?

Spaziamo dalla chirurgia single port, basata su un'incisione che interessa esclusivamente la zona ombelicale, a una chirurgia “tre millimetri” (portata avanti cioè con strumenti che non richiedono punti di sutura al termine della procedura). A tali soluzioni abbiamo associato l'ultima frontiera in termini di strumentario chirurgico che è quella della chirurgia percutanea ginecologica. Quest'ultima offre la stessa efficacia e possibilità chirurgica delle altre tecniche, ma con impatto ridotto a zero in termini di invasività cutanea: in pratica le cicatrici a livello dell'addome scompaiono dopo circa un mese dall'intervento. Il vantaggio dunque non solo è estetico ma riguarda un rapidissimo recupero post-operatorio, con conseguente ritorno molto più rapido alla vita normale e alle attività quotidiane.

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