San Pier Damiano Hospital / 21 settembre 2018

La microchirurgia spinale al San Pier Damiano Hospital

La microchirurgia spinale al San Pier Damiano Hospital
Le patologie discali e artrosiche della colonna vertebrale a livello cervicale e lombare sono molto diffuse e alquanto invalidanti nella fase di cronicizzazione.

Ci confrontiamo con il Dott. Mario Bianco – Neurochirurgo del San Pier Damiano Hospital – che ci racconta il suo approccio ai pazienti con problemi di ernie discali cervicali e lombari e restringimenti del canale spinale (stenosi) per fenomeni disco-artrosici che risultano molto frequenti nella popolazione adulta, soprattutto  a livello lombare. 
 

Per la cura di tali patologie oggi c’è un grande consumo e forse abuso di farmaci antinfiammatori e antidolorifici anche di natura oppiacea, inoltre risulta che tali affezioni siano la causa più diffusa di assenza dal posto di lavoro per malattia.

Come affrontare tali problematiche a così alto impatto sociale?

 
È fondamentale inquadrare  fin da subito il problema e provvedere alla cura più adeguata non solo del sintomo ma anche della causa. Infatti i farmaci antinfiammatori e analgesici vanno riservati nella fase acuta e subacuta (all’incirca un mese) senza però abusarne nella quantità e durata per i loro potenziali effetti collaterali anche gravi e nel frattempo occorre indagare sulle cause del dolore agli arti (cervico-brachialgie, lombosciatalgie) o anche solo al collo o alla schiena (cervicalgia e lombalgia ). 

E’ dunque necessario rivolgersi ad un medico specialista che si occupa di colonna vertebrale per ottenere la corretta diagnosi e valutare se derivano dalla colonna vertebrale o altro. 
Una prima visita ed una anamnesi accurata da parte dello specialista sono necessari per inquadrare il paziente nella sua globalità ed indirizzato agli esami diagnostici opportuni di approfondimento e alle terapie farmacologiche utii.

La prevenzione gioca un ruolo importante nelle malattie disco-artrosiche del rachide nello stadio iniziale. L’inquadramento  del paziente va fatto anche da un punto di vista psicologico, posturale e delle sue  abitudini di vita per instaurare poi un percorso di recupero completo, fisico e mentale. Per ottenere questo bisogna dunque che il paziente sia consapevole della propria situazione e compartecipe nella gestione dei suoi malesseri. E' indispensabile modifichi il proprio stile di vita qualora fosse inadeguato e praticando quotidianamente ginnastica attiva per rieducare la postura e riabilitare la funzione muscolare del tronco, del bacino e degli arti, imparando così una nuova capacità di gestione del proprio corpo.
 

Si sente sempre parlare di tante opzioni terapeutiche una diversa dall’altra a volte contradditorie nel trattamento delle patologie della colonna ed i pazienti sono disorientati e spesso spaventati, come comportarsi a riguardo?


Nel corso degli ultimi quindici anni si sono sviluppate nuove metodiche con altre tecniche chirurgiche o infiltrative nel tentativo da una parte di estremizzare la mininvasività o al contrario con  approcci più invasivi con uso di protesi.
La tecnica microchirurgica decompressiva per via posteriore alla colonna lombare rappresenta ancora oggi il trattamento di scelta nella cura delle patologie discali e artrosiche del rachide lombare.
In questo ampio panorama di opzioni terapeutiche diverse posso affermare anche, sulla base della mia ultraventennale  esperienza, che la microchirurgia spinale rappresenta una metodica, a mio parere, “equo-invasiva” cioè giusta e proporzionata per risolvere tali problematiche anche ben valuatando la tempistica dell’intervento.
La scelta tecnica è sicuramente fondamentale ma non può essere infatti disgiunta dalla valutazione sempre attenta e scrupolosa da parte dello specialista che dovrà comunque indicare l'intervento chirurgico come ultimo rimedio per liberare il paziente dal dolore quando la terapia farmacologica medica e fisioterapica non ha dato benefici, deve salvaguardare la funzione delle strutture nervose compresse evitando così un danno prolungato altrimenti poi irreversibile.
I risultati infatti sono in linea con i dati di letteratura sulla neurochirurgia della colonna, raggiungendo una  soddisfazione globale da parte dei pazienti nel 95 % dei casi di cui un 70% con totale scomparsa dei sintomi, e di grado buono nel restante 25% con residui e  saltuari dolori di grado comunque  molto inferiore al preoperatorio, tenendo presente anche la frequente concomitanza di altre patologie e condizioni cliniche (obesità, sacroileite, artrosi dell’anca e del ginocchio) che possono essere causa di sintomi similari.


Come risulta il decorso postoperatorio e cosa il paziente può attendersi dopo un intervento chirurgico?


Il postoperatorio risulta molto agevole con recupero della posizione in piedi e della deambulazione già il giorno dopo e dimissione a casa dopo due giorni dall’intervento nella maggioranza dei casi. La ripresa delle  normali attività quotidiane, lavorative e hobbistiche è normalmente possibile e avviene in un periodo di circa due mesi dall'intervento grazie anche al fatto che il paziente conserva  la funzionalità di sostegno e movimento della colonna. 
Dopo l'intervento è fondamentale riattivare la muscolatura del tronco da parte del paziente con esercizi semplici a corpo libero da poter fare con costanza alcuni minuti al giorno, anche al proprio domicilio e con il supporto anche del fisiatra e del fisioterapista se occorre. Il paziente una volta formato deve diventare parte attiva del processo terapeutico curando attivamente il proprio stile di vita.
 
Per prenotare una visita con il Dott. Mario Bianco è possibile contattare lo 0546 671111 o scrivere al form.

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