D'Amore Hospital / 29 giugno 2017

Lipofilling mammario: ricostruire il seno colpito dal tumore senza protesi

Lipofilling mammario: ricostruire il seno colpito dal tumore senza protesi

L’unità operativa di Chirurgia Senologica e Ricostruttiva di D’Amore Hospital  si avvale di tecniche che, oltre alla precisione dell’intervento, sono in grado di preservare l’anatomia femminile delle pazienti colpite dal tumore al seno e di conseguenza migliorare la loro qualità della vita.
 
I risultati raggiunti fino ad oggi sono stati possibili grazie all’uso di tecniche di oncoplastica che tengono conto dello stadio della malattia e sono nello stesso tempo rispettose del corpo femminile. Un ruolo importante lo riveste la chirurgia ricostruttiva, in particolare una delle tecniche di ultima generazione, il lipofilling mammario.
 
Il lipofilling mammario consiste nell’innesto di cellule staminali provenienti da tessuto adiposo, mutuato dalla medicina estetica e utile a migliorare e riparare – in casi valutati idonei dal chirurgo - eventuali difetti volumetrici successivi all’asportazione dei tessuti infiltrati dal carcinoma o derivanti da radioterapia. Il lipofilling viene impiegato anche per la ricostruzione totale del seno dopo mastectomia e in certi casi può rappresentare l’unica alternativa ricostruttiva nei casi di rigetto di protesi.
 
La tecnica chirurgica del lipofilling è costituita da tre fasi fondamentali: il prelievo delle cellule staminali, la loro purificazione e l’infiltrazione nell’area da trattare.
Le parti del corpo più spesso individuate per il prelievo sono: addome inferiore, fianchi, cosce, regione mediale delle ginocchia e le incisioni sono di pochi millimetri tali da permettere l’ingresso di micro cannule che non determinano cicatrici.
L’innesto avviene in modo tale da favorire l’integrazione con i tessuti circostanti l’area ricevente.
 
L’intervento non è doloroso e la durata varia a seconda della quantità di cellule staminali da impiantare e oscilla dai 60 minuti alle 2 ore. Dopo l’operazione, è previsto l’utilizzo, nell’area del prelievo, di una guaina compressiva, per ridurre eventuali ecchimosi o gonfiori. Non è escluso infatti che possa insorgere un lieve indolenzimento delle aree trattate.
 
Il lipofilling -  come riportato in più evidenze scientifiche - è una procedura sicura e oggi rientra nel trattamento chirurgico del tumore al seno. La tecnica contribuisce alla ripresa più rapida della paziente, favorendo un ritorno graduale alle attività normali di tutti i giorni. Il risultato, apprezzabile già dopo le prime tre settimane, sarà definitivamente raggiunto a distanza di circa sei mesi dall’intervento.
 

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