Ospedale San Carlo di Nancy / 20 settembre 2018

Oftalmologia Pediatrica: di cosa si tratta

Oftalmologia Pediatrica: di cosa si tratta
Ne parliamo con il Dott. Scipione Rossi, Responsabile dell'Unità Operativa di Oculistica, Ospedale San Carlo di Nancy, Roma.

 
Di cosa si occupa l'Oftalmologia Pediatrica e quali sono le principali patologie dei bambini?

L’Oftalmologia Pediatrica cura i bambini che presentano dei problemi visivi. Le patologie che riscontriamo più frequentemente sono ascrivibili ai difetti della vista, che nel corso dell'età si modificano; allo strabismo, cioè una deviazione degli assi oculari; all'ambliopia, ovvero il cosiddetto “occhio pigro”.

Cosa prevede una visita oculistica pediatrica?

La visita oculistica pediatrica offre all'oculista minori informazioni rispetto a quelle che si hanno con un adulto. La collaborazione spesso non c'è (visitare un bambino è complesso), per cui è necessario eseguire test oggettivi, che non richiedano  la collaborazione e servano per capire, appunto, se c'è un difetto di vista, se è presente un'anomalia degli assi oculari o un occhio pigro.

Quando è opportuno effettuare i primi controlli?

Il primo controllo oculistico va effettuato intorno ai tre anni, a meno che non siano presenti dei fattori di rischio particolari, come ad esempio malattie oculari familiari, oppure malattie genetiche che implichino anche la presenza di patologie oculari.

Ci sono degli atteggiamenti che un genitore può riconoscere come un campanello d'allarme?

In genere la prima visita oculistica viene richiesta dai genitori sotto consiglio del pediatra. In alcuni casi genitori molto attenti si accorgono di atteggiamenti sospetti da parte del bambino: occhi non in asse, avvicinamento eccessivo agli oggetti per vederli meglio, o riflessi in una pupilla differenti da quelli che compaiono nell'altro occhio.

Nel caso di patologie oculari dei bambini come si interviene?

Nelle patologie oculari a cui prima abbiamo accennato, ovvero strabismo, occhio pigro e difetti di vista, quasi sempre il primo intervento consiste nell'utilizzo degli occhiali. L'ambliopia e lo strabismo sono spesso collegati alla presenza di un difetto di vista non corretto, perciò si esegue un esame speciale che consiste nell'instillazione di gocce per dilatare la pupilla e bloccare i muscoli che compensano il difetto di vista, rilevando il problema in modo oggettivo.

Tablet e smartphone: consigli per l'uso da parte dei bambini

Non c'è niente di più sbagliato dell'utilizzo di tablet e smartphone da parte dei bambini. Uno studio effettuato da un'università inglese ha evidenziato che nell'età dello sviluppo, in cui occorre acquisire le conoscenze, essere iperconnessi con i tablet crea importanti problemi di apprendimento nonché problemi oculari. Questi si manifestano con la mancanza di ammiccamento (non battono le palpebre), con conseguente mancanza di lubrificazione del bulbo oculare: il che porta a irritazione, arrossamento e bruciore dell'occhio.
 

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