Durante la giornata il
dott. Michele Risi, specialista in
Ortopedia e Traumatologia e
Chirurgia del Piede e Caviglia, sarà a disposizione per un consulto gratuito
. E’ obbligatoria la prenotazione, telefonando allo
0522.499155 o inviando una mail tramite il
modulo contatti. Qualora fosse necessario svolgere eventuali altre indagini diagnostiche con l’ausilio di TAC o Risonanza Magnetica, saranno applicate delle tariffe agevolate.
L’alluce valgo è una patologia del piede che colpisce numerose persone, soprattutto donne. Si tratta di una malattia invalidante, le cui cause non sono del tutto conosciute anche se la sua manifestazione è spesso legata ad un fattore di ereditarietà familiare ed un suo aggravamento può essere influenzato dall’utilizzo di scarpe non adeguate. Pur essendo una malattia nota e diffusa, i suoi aspetti principali, le modalità di prevenzione e cura vengono sottovalutati o comunque trascurati anche in ambito sanitario.
“Ecco perché – spiega il dott. Risi – abbiamo ritenuto utile proporre una giornata dedicata innanzi tutto alla corretta informazione riguardante le caratteristiche della malattia, la sua evoluzione, le modalità di cura con particolare attenzione rivolta alle
tecniche chirurgiche percutanee mini-invasive, che verranno illustrate nel corso della visita”.
Il sintomo principale dell'
alluce valgo è il dolore, che insorge inizialmente per il contatto che avviene tra la protuberanza dell'osso, la testa del primo metatarso, e la scarpa che inizialmente crea arrossamento cutaneo e, successivamente, porta ad un'infiammazione cronica fino anche ad un'ulcerazione della pelle. Spesso sono presenti anche altre deformità delle dita, le cosiddette dita a martello, così come le
metatarsalgie, ovvero dolori sotto la pianta del piede associati a callosità da iperpressione nelle aree di appoggio.
“Per eseguire una corretta diagnosi è necessario innanzitutto effettuare una prima visita medica accurata, per valutare l'aspetto morfologico e funzionale dei piedi. Vengono poi esaminate le radiografie del piede sotto carico, mentre altre indagini strumentali, come Ecografia, Risonanza magnetica, TAC, possono essere richieste dallo specialista solo in casi particolari. Nei casi più gravi, vale a dire nell’
alluce valgo doloroso, occorre ricorrere alla chirurgia. Negli ultimi tempi la tendenza è quella di sottoporre i pazienti ad
operazioni mini-invasive percutanee che oltre a raggiungere ottimi risultati, prevedono tempi di recupero di gran lunga inferiori rispetto a quelli della chirurgia tradizionale".
"L’intervento – continua il dott. Risi – ha infatti una durata che varia dai 20 ai 30 minuti, si esegue in anestesia locale e in regime di Day Hospital. Il paziente, mediante l’uso di calzature post-operatorie e di un’apposita fasciatura, può subito appoggiare i piedi in terra e camminare normalmente, senza l’uso di stampelle. All’intervento segue, a distanza di 15-20 giorni, il primo controllo nel corso del quale viene cambiata le medicazione, ridotto il bendaggio e applicato un calzino appositamente realizzato, che permette di tornare ad indossare una scarpa da ginnastica comoda. Il paziente viene poi sottoposto alle ultime visite di controllo fino alla guarigione completa, che avviene normalmente dopo 6-8 settimane”.