Salus Hospital / 11 maggio 2018

Sabato 19 maggio, Open Day dedicato alle patologie dell’anca

Sabato 19 maggio, Open Day dedicato alle patologie dell’anca
Il Salus Hospital di Reggio Emilia organizza un Open Day dedicato a coloro che soffrono di patologie degenerative o problematiche specifiche dell’anca.
 
Sabato 19 maggio
CONSULTO GRATUITO
dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Durante la giornata il dott. Ivo Tartaglia e il dott. Calogero Giaimo, chirurghi ortopedici dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia del Salus Hospital, saranno a disposizione per un consulto gratuito con eventuale - se necessaria -  radiografia gratuita all’anca. Non è necessaria la prenotazione, è sufficiente presentarsi al Salus Hospital durante l’orario indicato. Qualora fossero necessarie svolgere eventuali altre indagini diagnostiche con l’ausilio di TAC o Risonanza Magnetica, saranno applicate delle tariffe agevolate.

“L’anca – spiega il dott. Tartaglia –  è una delle più importanti articolazioni che sorreggono il nostro corpo, ha il compito di congiungere il tronco, nello specifico la regione pelvica, alla coscia e quindi agli arti inferiori. L’articolazione dell’anca, nota come articolazione coxo-femorale, è costituita dalla cosiddetta “cavità acetabolare”, ovvero l’incavo laterale dell'osso iliaco del bacino, e dalla testa del femore, che va a inserirsi in tale cavità. La cartilagine svolge la funzione di rendere levigate e scorrevoli le superfici ossee che partecipano alle articolazioni, minimizzando gli attriti durante i movimenti”.

“Proprio a causa della sua grande mobilità e dato che è un'articolazione che sopporta carichi notevoli, la coxo-femorale è sottoposta a continue sollecitazioni e può andare incontro ad un graduale processo di usura, riscontrabile soprattutto in età più avanzata. Ciò si può verificare come conseguenza di traumi acuti o della presenza di difetti congeniti. In altri casi, soprattutto dopo i 50-60 anni, a determinare dolore all’anca possono essere problemi legati a patologie degenerative quali coxartrosi – o artrosi dell’anca – osteoartrosi e artrite reumatoide. Queste malattie si sviluppano in modo graduale, consumando progressivamente la cartilagine che riveste le ossa dell’articolazione. I segnali caratteristici sono dolore, rigidità e gonfiore”.

“Come tutte le forme di artrosi, anche quella dell'anca è una malattia ad evoluzione cronica, che consuma a poco a poco le cartilagini articolari. In particolare, nella coxoartrosi viene colpito lo strato di cartilagine che riveste la testa del femore e la cavità dell'anca in cui si articola, l’acetabolo. Per far fronte a queste patologie e ridurne i sintomi, le opzioni terapeutiche sono quelle di utilizzare farmaci anti-infiammatori, evitare sforzi fisici e ridurre il peso corporeo. Tuttavia, i farmaci non sono in grado di limitare né tantomeno invertire il danno articolare”.

“Nelle fasi più avanzate dell’artrosi – continua il dott. Tartaglia – il dolore non è più controllabile e i normali movimenti sono ormai compromessi, rendendo difficili anche semplici attività quotidiane come camminare, allacciarsi le scarpe o salire e scendere le scale. La chirurgia protesica dell’anca è in grado di curare efficacemente la patologia degenerativa dell’articolazioni. L’impianto di una protesi mira a ristabilire la funzionalità dell’arto sottoposto ad intervento, consentendo un risultato duraturo in termini di risoluzione della sintomatologia dolorosa, restituzione della normale funzionalità dell’articolazione e quindi il recupero di un’elevata qualità di vita”.
 
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