08 marzo 2012

Screening in rosa per l'osteoporosi

Screening in rosa per l'osteoporosi

Per la Festa della Donna, l’8 marzo, al Forlì Medical Center si potrà effettuare gratuitamente un’ultrasonometria ossea al calcagno, esame complementare che aiuta a valutare il rischio di fratture.

Giovedì 8 marzo, in occasione della festa delle donna, GVM Care & Research mette a disposizione alcune delle proprie strutture sanitarie per effettuare uno screening gratuito con i medici specialisti nella patologia della osteoporosi. L’osteoporosi è una malattia che determina una progressiva diminuzione della massa ossea ed un deterioramento della microarchitettura, alterazioni che generano una maggiore fragilità scheletrica con conseguente aumento del rischio di fratture. La patologia interessa oggi quattro milioni e mezzo di italiani e colpisce con maggiore frequenza le donne. Sono infatti circa tre milioni e mezzo i casi al femminile protocollati, in particolare, nel periodo successivo alla menopausa, che aumenta il rischio sino a quattro volte. Dall’analisi dei dati della situazione europea effettuata dall’Istituto Superiore della Sanità emerge che il numero di fratture femorali da osteoporosi previste sarà in costante aumento. Si calcola che, nella sola popolazione femminile, nel 2050 si raggiungerà quota 800mila fratture (nel 2000 erano 300mila). Perciò l’Unione Europea ha sottolineato come la lotta all’osteoporosi debba essere considerata uno dei maggiori obiettivi per la salute.

«L'osteoporosi è una "patologia silenziosa" che però determina in Italia oltre 80mila fratture annue, cui spesso non viene attribuita la necessaria importanza in termini degli effetti peggiorativi sull'invecchiamento –dichiara il dottor Marco Valentini, specialista in reumatologia, diagnosi e cura dell'osteoporosi presso il Primus Medical Center di Forlì e promotore dell’iniziativa – Fin quando non compare la frattura da fragilità, infatti, non si manifesta alcun sintomo. La prevenzione è quindi fondamentale per sconfiggere tale epidemia. Essa si svolge principalmente attraverso la diffusione delle conoscenze sia alla classe medica, che agli individui, dei ben noti fattori di rischio. Uno dei compiti di noi medici specialisti impegnati nella diagnosi e cura di questa malattia, è anche quello di invitare i malati a correggere i fattori di rischio modificabili e i sani a perseguire un corretto stile di vita, al fine di mantenere il proprio apparato scheletrico in buona salute».

L’esame proposto da GVM Care & Research non è invasivo ed è di rapida esecuzione: dura una decina di minuti. Si tratta infatti di una ultrasonometria ossea quantitativa, che si effettua a livello del calcagno, ed è un esame complementare che aiuta a valutare il rischio di fratture. La decisione del Gruppo di lanciare questa iniziativa rientra nelle spirito etico di GVM Care & Research, che ritiene fondamentale fornire il proprio contributo anche sul fronte della prevenzione. In Romagna questo esame potrà essere effettuato al Forlì Primus Medical Center, in via Punta di Ferro 2/c, Forlì; tel. 0543.804311.
Per maggiori informazioni: www.gvmnet.it

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