Ospedale San Carlo di Nancy / 13 novembre 2017

Stipsi: cos'è e come si cura

Stipsi: cos'è e come si cura
Ne soffre oltre il 50% delle donne over 50, ma anche molti giovani, eppure spesso è un sintomo poco considerato nonostante sia invalidante perché altera le normali funzioni quotidiane, lavorative e sociali. La stipsi non deve essere sottovalutata perché può essere il sintomo iniziale del prolasso anorettale, che nella fase tardiva si può manifestare con sintomi opposti, ovvero con incontinenza fecale.

DEFINIZIONE E SINTOMI

La stipsi, o stitichezza, è la difficoltà a svuotare, in tutto o in parte, l’intestino. I principali sintomi includono senso di gonfiore, mal di pancia o sensazione di tappo che impedisce l’evacuazione in parte o completamente. Uno sintomo molto diffuso ma spesso confuso dalle persone è l’incapacità di svuotare completamente l’intestino durante l’evacuazione. “Paradossalmente – spiega il Dott. Bruno Masci che si occupa della specilità di proctologia all’interno dell’Unità Operativa di Chirurgia generale dell’Ospedale San Carlo di Nancy - chi si trova ad andare al bagno più volte durante la giornata, lo fa proprio perché non riesce a svuotare completamente l’intestino in una unica volta, e questo è un sintomo precoce di stipsi”. Soffre di stitichezza anche chi ha bisogno di ricorrere a posizioni particolari sul gabinetto per riuscire ad evacuare, chi deve ricorrere all’aiuto meccanico delle dita per spingere o svuotare, chi necessita di lassativi o supposte per poter andare di corpo regolarmente.

DIAGNOSI

La visita ha il compito iniziale, oltre a raccoglie l’anamnesi, di valutare l’efficacia degli sfinteri. È molto importante che sia eseguito un esame obiettivo specialistico per valutare funzionalità, strutture anatomiche e coordinazione degli sfinteri. A ciò segue l’anoscopia, esame fondamentale di primo livello che aiuta il proctologo a valutare il grado di prolasso interno occulto e a decidere se è necessario ricorrere a esami secondari quali la manometria anorettale, l’ecografia anorettale, la defecografia dinamica, la colonscopia e l’endoscopia digestiva.

TRATTAMENTO

Risolvere il sintomo permette di riappropriarsi della propria vita e di viverla nella pienezza delle sue funzioni. Il trattamento abbraccia tre strade, che possono, in base alla decisione dello specialista, anche accavallarsi: dieta, riabilitazione e chirurgia. La dieta risulta di particolare importanza nei casi in cui le cause della stipsi sono da riferire a cause non legate a patologia, ma piuttosto a stili di vita errati o inadeguati. La riabilitazione è invece affidata a uno specialista che attraverso alcune metodiche tra cui il biofeedback rieduca il paziente ai giusti movimenti. Le tecniche chirurgiche, quando necessarie, sono diverse in base alla diagnosi.

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