Tiberia Hospital / 20 settembre 2018

Tunnel carpale: i vantaggi dell'intervento endoscopico

Tunnel carpale: i vantaggi dell'intervento endoscopico
Quella del tunnel carpale è una patologia molto frequente che interessa la mano. Oggi l'intervento endoscopico presenta numerosi vantaggi rispetto all'intervento tradizionale. Quali sono? Lo abbiamo chiesto al Dott. Luca Serra, coordinatore dell'Ambulatorio di Ortopedia e Traumatologia al Villa Tiberia Hospital di Roma.
 
Cos'è il tunnel carpale e chi ne soffre?
 
La sindrome del tunnel carpale è la patologia più frequente della mano ed è dovuta alla compressione di un nervo che passa nel palmo in un canaletto (il tunnel carpale, appunto) del nervo mediano. Quest'ultimo è il responsabile della sensibilità che parte dalla cervicale per arrivare alle prime tre dita della mano e a metà del quarto dito. La compressione del nervo mediano nel palmo procura una sintomatologia caratterizzata inizialmente da intorpidimento notturno, spesso confuso con un problema circolatorio, che nel corso del tempo comincia a dare un fastidio sempre più intenso fino a diventare dolore. In stadio avanzato si ha anche ipotrofia dei muscoli della mano. Le categorie più colpite sono due: le persone con problemi di tipo ormonale (le donne in menopausa, patologie tiroidee, etc.) e le persone che eseguono lavori di tipo usurante sulle dita della mano (ad esempio chi lavora con la tastiera dei computer, sarti, musicisti, chi scrive molto con le biro, e così via).
 
Come si effettua la diagnosi?
 
La diagnosi si effettua innanzitutto con un accurato esame clinico e poi con un esame specifico, l'elettromiografia con velocità di conduzione, cioè con lo studio del nervo mediano nella parte sensitiva e nella parte motoria.
 
Come funziona il percorso di cura per questa sindrome?
 
I trattamenti per le sindromi iniziali sono di tipo conservativo, con antinfiammatori e integratori, in qualche caso con dei tutori per il polso e il primo dito. Nelle forme che elettromiograficamente e clinicamente presentano sintomi più avanzati si pone un'indicazione chirurgica. Come tipologia di intervento, invece, abbiamo due alternative. Quella a cielo aperto, con intervento tradizionale, presenta la necessità di praticare un'incisione sul palmo della mano, con conseguente riposo di una decina di giorni. C'è poi l'intervento endoscopico mininvasivo che come tutte le tecniche endoscopiche permette di utilizzare una telecamera, inserita nel polso attraverso mezzo centimetro di apertura, per entrare all'interno del tunnel carpale e dissezionare il legamento senza bisogno di incisioni sul palmo e quindi senza cicatrici.
 
Quali sono i vantaggi dell'intervento endoscopico?
 
Sono essenzialmente di tre tipi. Un vantaggio di tipo immediato, con un intervento che prevede solo un'incisione sul polso anziché sul palmo (sul polso la pelle è molto più sottile, per cui la guarigione è più veloce). Un secondo vantaggio consiste nell'assenza di una cicatrice palmare, che nel 5 per cento dei pazienti si trasforma in cheloide, che può diventare un cordoncino permanente. Il terzo vantaggio prevede la possibilità di poter effettuare l'intervento contemporaneamente su entrambe le mani, ma soprattutto un recupero molto più rapido, perché la mano operata può essere utilizzata la sera stessa dopo l'intervento.
 

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