Per la prima volta in Puglia sono stati eseguiti tre interventi di denervazione renale.
L'equipe di Cardiologia interventistica di Anthea Hospital , guidata dal dott. Alfredo Marchese, e composta dai dottori Elia Iorio e Angela Palmiotto ha eseguito questo trattamento innovativo su tre pazienti di diverse età, 57, 70 e 73 anni. Questa procedura mini-invasiva viene utilizzata nella cura dell'ipertensione arteriosa resistente, ed è quindi rivolta a coloro che soffrono di pressione alta che non risponde ad una terapia di almeno tre farmaci (compreso il diuretico) assunta per un periodo sufficientemente esteso.
La denervazione renale è un trattamento non farmacologico a basso rischio di complicanze che nonstante la diffusione della patologia - colpisce tra l'8% e il 10% della popolazione ipertesa - conta ancora solo pochi centinaia di casi in tutta Italia.
Consiste nell'inserimento di un catetere nell'arteria femorale in modo da poter raggiungere le diramazioni delle arterie renali, procedendo così all'ablazione delle fibre nervose del sistema simpatico, che è il responsabile di questa tipologia di ipertensione. (nella foto, un dettaglio della "spirale" che interrompe la frequenza nervosa)
Il team di Anthea ha operato in stretta collaborazione con la Medicina Ospedaliera del Politecnico di Bari, nella persona del dott. Vito Vulpis, e della Geriatria dell'Università di Bari, nella persona del prof. Carlo Sabbà, che sono stati coinvolti per la valutazione e lo studio dell'impatto della terapia.
In particolare tra i pazienti trattati la donna di settanta anni sarà oggetto di un case study per la particolare casistica presentata.