Tra le ragioni di sofferenza/danno neurologico c'è la
mielopatia cervicale dovuta alla compressione del midollo contenuto nel canale spinale a livello del collo. Quando per cambiamenti degenerativi (artrosi) il canale spinale si restringe (detta stenosi) e siamo quindi in presenza di artrosi cervicale, oppure compare un'ernia discale cervicale, si manifesta la sofferenza del midollo.
Ce ne parla nell’intervista che segue il
Dott. Ignazio Borghesi, Coordinatore Unità Operativa di
Neurochirurgia presso il
Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA).
Quali sono i sintomi che devono far sospettare un problema neurologico?
Gli individui colpiti da mielopatia cervicale solitamente presentano una varietà di sintomi. Ad esempio si può avvertire una sensazione generale di
impaccio nelle mani (difficoltà a tenere una tazzina del caffè) o maneggiare i bottoni della camicia,
formicolio nelle gambe e nella braccia e
difficoltà nel fare le scale. La marcia diventa insicura con tendenza ad inciampare. Paradossalmente, il dolore al collo non è un sintomo sempre presente e, proprio per questo, spesso la condizione della mielopatia viene diagnosticata solo in stato molto avanzato.
Come viene avvertita la difficoltà a camminare?
Il paziente avverte una sensazione di rigidità alle gambe o un senso di pesantezza che peggiora con la marcia.
Qual è l'età di insorgenza più frequente della mielopatia cervicale?
Tra 30 e 50 anni spesso per una postura scorretta legata all'utilizzo del computer o per attività sportive traumatiche come per esempio l'utilizzo della mountain bike in percorsi particolarmente accidentati.
Quali indagini sono necessarie per capire l'origine della rigidità delle gambe?
Quando si sospetta una compressione del midollo cervicale la
Risonanza Magnetica ad Alto Campo (1,5 Tesla) è l'esame più indicato insieme ad una
RX al rachide cervicale, da effettuarsi in piedi.
Cosa fare se si è in presenza di una compressione del midollo?
Poiché il midollo non ha margini di recupero è necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere la compressione che altrimenti può causare un danno permanente.
Come si cura la mielopatia cervicale?
Le modalità del trattamento chirurgico dipendono dal tipo e dalla sede della compressione midollare.
Si può raggiungere il piano vertebrale cervicale passando attraverso piani anatomici nella
parte anteriore del collo (eseguita l'asportazione del disco cervicale lo si sostituisce con un disco artificiale) oppure dalla
parte posteriore del collo (rimozione della parte di osso che delimita posteriormente il canale vertebrale) utilizzando il microscopio intraoperatorio. Raramente si utilizzano procedure combinate in cui intervengono entrambi gli approcci, anteriore e posteriore.
Quali sono i risultati?
In oltre il 90% dei malati il progredire della patologia si arresta.
L'intervento non è doloroso e dopo 3-4 giorni di degenza il paziente può ritornare a casa.