Sandro G., 69 anni, di Monteroni di Lecce, a causa della
coxartrosi (patologia degenerativa dell’anca) è stato sottoposto ad un intervento di
sostituzione dell’anca destra per via mininvasiva, dall’equipe di
Ortopedia di
Città di Lecce Hospital, guidata dal dottor
Felice Fitto. Grazie alla chirurgia protesica innovativa della struttura
GVM che si avvale di
pratiche mediche avanzate nella gestione del dolore e del controllo accurato delle eventuali complicazioni, a distanza di 48 ore dall’intervento, il paziente è riuscito a rimettersi in piedi e a recuperare l’80 per cento della sua autonomia motoria. Ora sta seguendo un
programma di riabilitazione e spera di tornare presto a praticare attività sportiva. In questa intervista racconta la sua
esperienza positiva.
Sandro, come si è accorto di avere un problema all’anca?
“Sono uno sportivo. Ho praticato per 33 anni arti marziali e negli ultimi tre anni mi sono dedicato ad un’altra disciplina sportiva, la capoeira. Nell’ultimo periodo però avevo continui dolori all’anca destra che provavo a sedare con i farmaci. Quando non sono più riuscito a camminare, ho deciso di fermarmi per indagare la causa del mio malessere. Ha fatto una radiografia, dalla quale è emerso che avevo la cartilagine consumata alla testa del femore. In base alla diagnosi dovevo sottopormi ad un intervento di sostituzione della articolazione compromessa”.
Perché ha scelto di affidarsi all’equipe di Città di Lecce Hospital?
“Non conoscevo la struttura, ma mi è stata consigliata da alcuni amici. Ho fatto la prima visita con il dottor Fitto che mi ha spiegato esattamente in che cosa consiste l’intervento e i vantaggi che ne avrei potuto trarre. Questo mi ha dato fiducia e coraggio per andare avanti”.
Come è stato seguito nell’iter pre operatorio dal personale medico e infermieristico?
“Durante gli esami pre operatori è emerso un valore molto basso di emoglobina, incompatibile con l’intervento. Quindi mi è stato somministrato ferro, e il valore è salito di lì a breve. Ho molto apprezzato la preparazione del personale medico e infermieristico, attento e scrupoloso. Grazie a loro infatti ho scoperto che il valore del sangue era alterato a causa di un farmaco che assumevo per lenire il dolore all’anca”.
Come si è sentito dopo l’intervento?
“L’operazione è durata poco, mi ha lasciato solo una piccola cicatrice, e non ho percepito tanto dolore. Il giorno dopo ero già in piedi, gli infermieri e il personale di reparto mi hanno stimolato a recuperare subito le forze. In una settimana ho ripreso a camminare, ero incredulo. Da buon sportivo, il recupero del tono è stato più veloce. Senza eccedere posso riprendere la mia attività. Sono contentissimo. Non potevo fare scelta migliore”.
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