L’
artrosi è una patologia cronica causata dalla progressiva usura dei tessuti che formano le articolazioni, in particolare la
cartilagine, e in genere esordisce in modo spontaneo con l’avanzare dell’età. Le articolazioni più colpite sono il
ginocchio, il
piede e la
caviglia (quest’ultima, anche nei giovani sportivi o ex sportivi).
Si tratta di
una delle patologie cronico-degenerative più diffuse in molti Paesi del mondo, inclusa l’Italia: i dati ISTAT pubblicati nel 2022 rivelano che, insieme all’artrite, l’artrosi interessa
circa il 14% della popolazione italiana.
La maggior parte dei trattamenti oggi disponibili aiuta ad alleviare il dolore e a migliorare i movimenti, ma per evitare il peggioramento della situazione clinica è sempre più importante disporre di terapie mirate e personalizzate. In particolare, da qualche anno si stanno facendo strada trattamenti di nuova generazione basati sul trapianto di
cellule mesenchimali.
Il
Dott. Michele Risi, specialista in
Ortopedia e Traumatologia presso Primus Forlì Medical Center ed esperto di medicina rigenerativa per le patologie delle articolazioni e dei tendini, ci aiuta a fare chiarezza sui trattamenti più innovativi per l’artrosi e sull’importanza di rivolgersi a
strutture specializzate nell’uso di cellule staminali mesenchimali.
Quali sono oggi i trattamenti per l’artrosi?
Le terapie convenzionali per l’osteoartrosi si basano principalmente su trattamenti conservativi che mirano ad alleviare i sintomi che più influenzano la qualità di vita dei pazienti. Tra i trattamenti più diffusi ci sono, per esempio, le
infiltrazioni di acido ialuronico che aiutano ad alleviare il dolore e restituiscono una buona mobilità all’articolazione.
Tuttavia, non tutti i pazienti rispondono bene a queste terapie e, in alcuni casi, è importante prendere in considerazione strategie alternative, come l’impiego di
cellule mesenchimali, da valutare in modo specifico sulla base delle esigenze e della situazione clinica del paziente.
In che cosa consiste la terapia con cellule staminali mesenchimali?
Tra le terapie più innovative per l’artrosi c’è il trattamento mediante trapianto di
cellule mesenchimali (MSC): si tratta di cellule “immature”, naturalmente presenti nel nostro organismo, da cui hanno origine le cellule del tessuto adiposo, dell’osso e della cartilagine: questa caratteristica le rende ottime candidate per curare le lesioni della cartilagine con la
medicina rigenerativa.
In particolare, le cellule mesenchimali presentano due proprietà fondamentali per il trattamento dell’artrosi:
· sono in grado di dare origine a diversi tipi di tessuto, incluse le cellule che formano la
cartilagine;
· hanno capacità
anti-infiammatorie e, una volta innestate nell’organismo, favoriscono i processi di guarigione in loco e promuovono la riparazione del tessuto danneggiato.
Le cellule mesenchimali sono quindi in grado di promuovere la spontanea guarigione dei tessuti, ridurre l’infiammazione e rigenerare i tessuti danneggiati.
Come si ottengono le cellule mesenchimali per il trattamento dell’artrosi?
Le cellule mesenchimali si prelevano dal midollo osseo (tibia o cresta iliaca) o dal tessuto adiposo (addome, glutei, cosce) del paziente o di un donatore mediante una lieve anestesia locale.
Il tessuto prelevato viene immediatamente processato con una procedura della durata di una decina di minuti mediante un sistema certificato e che garantisce l’assoluta sterilità: per questo, è fondamentale che il prelievo venga effettuato in
strutture specializzate e certifcate per questo tipo di trattamento.
Infine, il preparato ricco di cellule mesenchimali viene infine infiltrato nell’articolazione con una semplice siringa.
Quali sono i vantaggi delle cellule mesenchimali?
Il trattamento riparativo con cellule mesenchimali offre diversi vantaggi, anche nel caso di pazienti con una patologia già avanzata. In particolare, migliora lo scorrimento reciproco dei capi articolari, cioè delle estremità ossee che formano l’articolazione, e si riduce l’attrito interno all’articolazione durante i movimenti. Inoltre, risulta migliorata anche la lubrificazione del liquido sinoviale, il fluido che protegge l’articolazione. Infine, la capacità delle cellule mesenchimali di dare origine a nuovi condrociti (le cellule della cartilagine) sembra favorire la produzione di nuovo tessuto cartilagineo.
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È comunque bene ricordare che i vantaggi ottenibili con la medicina rigenerativa sono ancora in corso di valutazione, nonostante alcune di queste tecniche siano usate da più di vent’anni in ambiti diversi dall’ortopedia. Il potenziale della medicina rigenerativa dipende infatti dalla
risposta del singolo paziente, quindi non è possibile avere in anticipo la garanzia di un risultato.
Quali sono i tempi di recupero dopo il trattamento con cellule mesenchimali?
Il trattamento con cellule mesenchimali si esegue a livello
ambulatoriale in una sola seduta.
Dopo l’infiltrazione del preparato nell’articolazione, il paziente può tornare a casa e riprendere le sue attività quotidiane. Non è necessaria alcuna terapia farmacologia o fisioterapia; l’unico consiglio è quello di evitare di sovraccaricare l’articolazione nei primi giorni dopo il trattamento.