La sanità pubblica sta cambiando per affrontare l’emergenza obesità, creando percorsi e strutture sempre più specializzati nella gestione dei pazienti, anche se a macchia di leopardo. Ma anche nella sanità privata questa malattia sta stimolando un cambiamento che consentirà di ampliare l’offerta di cura. Ne è un esempio GVM Care & Research, che ha creato dei veri e propri centri specializzati nella diagnosi e nella cura dell’obesità.
Ma da cosa è nata l’esigenza di creare un programma specializzato nella diagnosi e nella cura dell’obesità?
“Considerato l’incremento esponenziale del problema obesità nella popolazione italiana e mondiale e vista la crescente esperienza e specializzazione nell'ambito del trattamento dell’
obesità e della
chirurgia bariatrica delle strutture di GVM Care & Research in tutta Italia, è stato naturale strutturare un centro che potesse rispondere alle esigenze dei pazienti obesi”,
racconta Antonio Braun, Direttore Scientifico Obesity Center GVM Care & Research. “Oggi è necessario un
percorso multidisciplinare mirato al trattamento olistico del paziente dal punto di vista
sia clinico che chirurgico. Negli ultimi anni si sono affermate diverse opzioni terapeutiche per il trattamento dell’obesità e per questo è di fondamentale importanza avere un atteggiamento strutturato ed organico nei confronti del paziente”, spiega.
Qual è il percorso del paziente all'interno di queste strutture e l'approccio clinico terapeutico?
“Rispetto al passato l’approccio al paziente obeso è radicalmente cambiato – prosegue Braun - in tempi precedenti il paziente non aveva indicazioni precise e spesso si sentiva allo sbando tra nutrizionista, dietista, endocrinologo e diabetologo, senza avere un vero progetto, con la speranza di un calo ponderale. Oggi l'atteggiamento è completamente mutato: nei nostri centri il percorso strutturato per il paziente obeso prevede un primo contatto con un
Patient manager, figura cardine nella strutturazione di un centro per l'obesità. Il Patient Manager è il primo approccio con il paziente che si rivolge ai nostri centri per essere preso in carico, quindi non solo per avere un intervento farmacologico o chirurgico, ma per essere seguito e indirizzato nella risoluzione del problema di obesità.
Solo dopo un primo consulto, il Patient manager avvia il paziente ad un
iter clinico e diagnostico strumentale che prevede un primo inquadramento dal punto di vista
nutrizionale, una valutazione con uno
psicologo atto a valutare l’attinenza e la responsività al programma prefissato, successivamente un incontro con il
cardiologo e con lo
pneumologo per verificare l’eventuale presenza di problematiche concomitanti che ovviamente sono molto frequenti nei pazienti obesi.
La diversa tipologia di paziente che emerge dagli screening viene considerata al fine di indirizzarlo verso un trattamento farmacologico e nutrizionale o chirurgico”.
“In questo programma – aggiunge il medico -
i professionisti devono essere strettamente interconnessi poiché alla fine di questo inquadramento, l’équipe multidisciplinare giungerà ad un valutazione terminale per la candidabilità del paziente al percorso da seguire. L’obiettivo del team è prospettare sempre più l’idea di un percorso diagnostico terapeutico e
indirizzarlo alla miglior soluzione per il suo problema di obesità”.
Quali sono le tipologie di pazienti che possono rivolgersi a voi?
“Nei nostri centri principali, in tutta Italia, afferiscono circa
20.000 pazienti all’anno per un consulto ambulatoriale e circa
3.000 pazienti accedono all’intervento, dopo il percorso di trattamento: grazie al supporto farmacologico oggi possiamo garantire a tutte le tipologie di pazienti, anche quelli non candidabili all’approccio chirurgico, un percorso personalizzato in grado di raggiungere la risoluzione dell’eccesso ponderale.
Nei nostri centri afferiscono infatti diverse tipologie di pazienti: il
paziente in sovrappeso che può beneficiare di un percorso nutrizionale e di supporto psicologico e che inoltre potrà essere avviato alle recentissime terapie farmacologiche che si propongono con sempre maggior convinzione e certezza di risultati.
Pazienti con un’obesità patologica, oppure obesità grave in presenza di comorbidità e/o sindromi metaboliche vengono invece indirizzati all'intervento chirurgico, soprattutto per la risoluzione delle patologie correlate all’eccesso ponderale.
La maggior parte dei pazienti che si rivolgono a noi è ovviamente costituita dai grandi obesi che saranno quasi certamente candidabili ad un intervento chirurgico: in questi casi è l’esperienza del chirurgo ad indirizzare il paziente all'intervento più appropriato avvalendosi dell'équipe multidisciplinare e del percorso di screening preoperatorio che prevede nutrizionista, psicologo, cardiologo, pneumologo, endocrinologo, ed una indagine endoscopica per il completamento diagnostico e la scelta finale più idonea.
Possono accedere ai nostri centri anche i
pazienti più giovani. In Italia
il 18% della popolazione obesa è pediatrica. Al di sotto dei 12 anni vengono affidati solo ed esclusivamente alla gestione e alle cure da parte del nutrizionista e dello psicologo. Dai 12 anni fino ai 16- 17 anni c'è la possibilità di prendere in considerazione, nei pazienti fortemente obesi, un percorso non solo psico-nutrizionale che rappresenta sempre il cardine del trattamento con il supporto della terapia farmacologica.
Farmaci di nuova generazione realmente efficaci come la semaglutide che possono dare un grosso ausilio al trattamento dietetico comportamentale. Dai 17 anni in poi, per i pazienti con obesità grave, è possibile prendere in considerazione anche l’intervento chirurgico che tendenzialmente sarà di tipo restrittivo (sleeve gastrectomy o bendaggio gastrico) che rappresentano opzioni meno aggressive rispetto a quelli malassorbitivi come il bypass gastrico.”
Qual è l'orizzonte della cura dell'obesità e perché c'è l'esigenza di rivolgersi ai centri specializzati?
“L’orizzonte nella cura dell'obesità sarà sempre più la terapia farmacologica che rappresenta un trattamento univoco per i pazienti sovrappeso o lievemente obesi ed un bridge, una preparazione all'intervento chirurgico. Inoltre, si conferma con sempre maggior convinzione come opzione terapeutica nel post-intervento per quei pazienti che hanno avuto weight regain cioè un recupero ponderale a distanza di anni dall’intervento.
La nuova prospettiva e la nuova consapevolezza saranno una terapia integrata dell'obesità che grazie alle innovazioni farmacologiche diventa in grado di offrire soluzioni a tutti i pazienti con diverso grado di eccesso ponderale con un approccio multidisciplinare e multiterapeutico mirato alla risoluzione completa o quasi totale del problema.
La necessità di rivolgersi a centri specializzati rappresenta per il paziente una garanzia dal punto di vista terapeutico ma anche in termini di sicurezza. Le strutture GVM Care & Research classificate come Centri di Eccellenza SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell'obesità) come Ospedale Santa Maria di Bari e Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), sono strutture che rispettano requisiti strutturali (presenza di terapia intensiva, TC dedicata, letti dedicati alla cura del paziente obesi, apparecchiature per gli interventi e laparoscopica dedicati) e si affermano come centri High Volume nel panorama bariatrico italiano.
Rivolgersi a un centro di alta specializzazione da non solo fornisce la sicurezza di ottenere il miglior trattamento possibile ma consente la possibilità di una tempestiva gestione di eventuali complicanze che possono essere sia correlate all'intervento chirurgico stesso, sia agli effetti a lungo termine.
Inoltre, nei centri specializzati è possibile sottoporsi anche ad interventi di chirurgia ricostruttiva post bariatrica che rappresenta sempre di più un elemento importante nel recupero post-operatorio, non solo fisico, ma anche mentale. Il rimodellamento corporeo post-intervento difatti aumenta il senso di autostima e di benessere mentale del paziente.
Non tralasciamo infine il tema del follow up sia nel paziente che si sottopone ad una terapia farmacologica che il paziente che viene sottoposto all’intervento: statisticamente, il paziente che si sottopone a un follow up è un paziente che dimagrisce meglio, è un paziente che tende ad ingrassare di meno e quindi a elidere completamente il suo grado di obesità. Il follow up ne è il completamento e accompagna il paziente nella sua nuova vita indirizzandolo a cambiare le sue abitudini alimentari insieme ad un supporto psicologico che garantirà il benessere e prospettive future, abbassando il rischio di recidiva”, conclude Braun.
Guarda le strutture che trattano questa patologia:
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Intervista presente in Medical Magazine Obesità - settembre 2024