Considerata “l’epidemia silenziosa”, l’osteoporosi colpisce quattro milioni di persone in Italia con 250 mila fratture ogni anno che interessano soprattutto femore, vertebre e polso.
L’osteoporosi è la condizione per cui si va incontro a una perdita di massa e resistenza ossea causata da fattori nutrizionali, metabolici o patologici e in seguito alla quale lo scheletro è soggetto a un maggiore rischio di fratture senza trauma apparente. Quando compaiono i primi sintomi spesso la malattia è già nella fase avanzata: la perdita di densità ossea comincia dopo i 50 anni, colpisce in particolare le donne dopo la menopausa e in misura minore anche gli uomini.
Gli esami che si effettuano solitamente non fanno che rilevare lo stato della malattia, a volte troppo tardi per intervenire in modo efficace. La vera cura è la prevenzione: è necessario agire tempestivamente con terapie farmacologiche e misure legate allo stile di vita.
Oggi c’è un’arma in più contro l’osteoporosi: è possibile identificare un soggetto a rischio prima che se ne manifestino i sintomi grazie allo studio genetico che G.B. Mangioni Hospital realizza insieme al laboratorio Genoma. Si tratta di un nuovo test che permette di identificare in un’unica analisi i geni modificati dalla malattia intervenendo preventivamente sul suo corso.
Il test è di facile esecuzione: prevede un semplice prelievo di sangue e non richiede alcuna preparazione specifica per il paziente.
Scarica il pieghevole informativo dedicato alla prevenzione dell’osteoporosi.