07 novembre 2019

Integratori alimentari: quando, come, perché?

Integratori alimentari: quando, come, perché?
Capsule, bustine solubili, fiale, bibite: gli integratori alimentari vengono assunti sotto forme diverse, come diverse sono le proprietà che ciascun tipo di integratore ha. Ciò che li accomuna è il fatto di contenere nutrienti di diversa tipologia in grado di prevenire o correggere eventuali carenze nutrizionali.

Ecco alcuni suggerimenti della Dott.ssa Lidia Rovera, specialista in Dietologia alla Clinica Santa Caterina da Siena di Torino.

Dottoressa, quanti tipi di integratori alimentari esistono?
Esistono davvero molti integratori alimentari, diversi sia nella forma in cui vengono proposti, sia nella composizione chimica, sia nella funzione. Secondo la classificazione fornita dal Ministero della Salute, gli “integratori alimentari” sono prodotti destinati ad integrare la dieta abituale e costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive quali vitamine e minerali, aminoacidi, grassi essenziali, probiotici e prebiotici (che agiscono sulla composizione della flora dell’organismo), coadiuvanti di diete ipocaloriche, integratori preparati con composti di origine vegetale.

Accanto a questa tipologia di integratori gli specialisti della nutrizione consigliano, specialmente in caso di malattie o di malnutrizione, integratori  meglio definiti come “alimenti a fini medici speciali”, che hanno una composizione nutrizionale più completa (proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali e fibre con diverse formulazioni).

Quando vanno assunti gli integratori?
Da un punto di vista medico, gli integratori vanno assunti solo in particolari situazioni quali l’aumento del fabbisogno di alcuni nutrienti (specialmente vitamine e minerali) da parte dell’organismo, in corso di malattia o in particolari condizioni fisiologiche (accrescimento, gravidanza, allattamento) quando gli apporti con la dieta si rivelano insufficienti.
Tra le patologie che possono richiedere l’uso di integratori devono essere ricordate le patologie gastrointestinali caratterizzate da malassorbimento, la patologia celiaca,  l’osteoporosi, le anemie.

I pazienti oncologici con malnutrizione che non possono alimentarsi a causa della patologia o delle terapie antitumorali, possono avere necessità di integrare la dieta con “integratori alimentari”, ma specialmente con “alimenti a fini medici speciali” che possono  fare recuperare un corretto stato nutrizionale.
 
Spesso si assumono integratori alimentari in concomitanza con i cambiamenti di stagione…
Gli integratori proposti per l’adattamento alle variazioni climatiche sono per lo più a base di vitamine e minerali.
Nella maggior parte dei casi, nei soggetti sani il consumo di una dieta equilibrata è sufficiente a coprire i fabbisogni giornalieri di tutti i nutrienti, in qualsiasi stagione dell’anno. Quello che piuttosto registriamo è che anche chi crede di seguire un’alimentazione sana talvolta non assume correttamente tutti i nutrienti e certi sintomi come stanchezza e affaticabilità ne sono la dimostrazione. Per fortuna i fabbisogni dei micronutrienti (vitamine e minerali) sono bassi e quindi facilmente coperti anche da diete squilibrate mentre è fondamentale la correzione dello stile alimentare per coprire nella maniera ottimale i fabbisogni dei macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati). Infine, non c’è evidenza scientifica che apporti elevati di vitamine (ad esempio la Vitamina C) svolgano un ruolo particolare nella prevenzione delle patologie da raffreddamento o nell’aumento delle difese immunitarie.     
 
E per quanto riguarda chi segue diete particolari come la dieta vegana?
Le diete prive di derivati animali possono essere associate al rischio di carenze nutrizionali in particolare di vitamina B12, di vitamina D, di calcio, di zinco e di altri oligoelementi (rame, manganese, ecc.) e i vegani corrono rischi maggiori rispetto ai vegetariani.

In ogni caso, un'attenta valutazione della dieta consumata da vegani o da vegetariani, coadiuvata dal dosaggio plasmatico di alcuni nutrienti, permette di consigliare un’integrazione personalizzata ed efficace.
Chi segue una dieta latto-ovo-vegetariana ben calibrata rischia solo la carenza di qualche microelemento come lo zinco.

Veniamo agli sportivi: quali sostanze deve reintegrare chi fa sport?
Gli sportivi devono seguire una dieta di base molto controllata, sia in fase di allenamento che di gara. Il dopo gara potrà richiedere l'integrazione di minerali per il recupero dei sali minerali persi con la sudorazione.

Una categoria che fa spesso ricorso agli integratori di proteine e aminoacidi è quella dei bodybuilder. A cosa bisogna fare attenzione?
Il bodybuilding si propone la variazione della composizione corporea con una ipertrofia muscolare non funzionale: i muscoli devono essere grandi, ma non necessariamente forti. Le finalità sono estetiche e non sportive. Per ottenere questi risultati i bodybuilder consumano diete iperproteiche ed ipercaloriche associate a integratori di aminoacidi, di proteine, di creatina e talvolta all’utilizzo di ormoni (anabolizzanti) con notevoli rischi per la salute e specialmente per la funzione renale.
 
Per quanto riguarda gli studenti, gli integratori alimentari a base di fosforo sono davvero indicati per mantenere la mente attiva?
Allo stato attuale non ci sono indicazioni di utilizzo di integratori arricchiti di “fosforo” per migliorare le performance cognitive degli studenti. Molti studi, invece, sono in corso per  validare l’utilizzo di alcuni integratori (per esempio la colina) in caso di deficit cognitivi lievi. Sono dati molto interessanti, ma ancora privi di evidenza scientifica.
Come ho già detto, il punto è che molti ricorrono per diversi sintomi, quali stanchezza, deficit mnemonici e altri, agli integratori alimentari (spesso autoprescritti) e non curano sufficientemente l’equilibrio della propria dieta.

Gli integratori di Omega 3 sono molto in uso. Può spiegare cosa sono e quando sono indicati?
I grassi Omega 3 sono grassi polinsaturi essenziali non sintetizzati dall’organismo di cui sono ricchi i pesci grassi (acciughe, aringhe, salmone, sgombro, trota, tonno, ecc.) e frutta a guscio (noci, nocciole  mandorle). Gli integratori che li contengono (acido eicosapentaenoico e acido docosoesanoico), nelle proporzioni corrette, risultano indicati per mantenere un corretto equilibrio plasmatico dei grassi (specialmente dei trigliceridi) e per l’effetto protettivo cardiovascolare. In considerazione delle loro proprietà antinfiammatorie vengono anche consigliati in caso di patologie infiammatorie (intestinali o reumatiche), ma mancano allo stato attuale sicure evidenze scientifiche sia in questi ambiti che in quelli dell'anti-aging.

L’uso degli integratori alimentari non va confuso con un sostituto di una dieta equilibrata e di uno stile di vita attivo e non andrebbe protratto nel tempo senza consultare uno specialista.

 
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