L’alluce valgo è una patologia molto comune, che in Italia riguarda circa il 40% delle donne. Può insorgere a qualsiasi età, ma la fascia più colpita è quella tra i 40 e i 60 anni. L’alluce valgo è dato dalla
deformazione dell’articolazione metatarso-falangea del piede, che forma una prominenza ossea (la cosiddetta “cipolla”): non si tratta solo di un problema estetico, ma di una patologia che può causare borsiti, dolori intensi e difficoltà di deambulazione.
Il Dott. Michele Risi, specialista in Ortopedia e Traumatologia, ed esperto di
chirurgia del piede e della caviglia presso Primus Forlì Medical Center, ha un’esperienza pluriennale nell’esecuzione di interventi mininvasivi per il trattamento dell’alluce valgo con tecnica PBS.
L’importanza della diagnosi precoce
L’alluce valgo non si può prevenire perché la vera causa della patologia rimane sconosciuta. Per rallentare la deformazione del piede è quindi fondamentale la diagnosi precoce. Durante la visita specialistica, il medico valuta le modalità di appoggio dell’avampiede e del retropiede del paziente. L’esame può essere approfondito con una radiografia o, in casi particolari, con ulteriori indagini strumentali (ecografia, Risonanza Magnetica o TAC).
Se la patologia è in una fase precoce, il medico può indirizzare il paziente verso cure conservative che minimizzano il disagio, come scarpe a pianta larga e tacco basso, tutori o divaricatori delle dita, plantari, farmaci antidolorifici.
L’intervento chirurgico: tempi di guarigione rapidi con la tecnica percutanea PBS
Quando le misure conservative non bastano, può rendersi necessario l’intervento chirurgico. Il Dott. Risi esegue il trattamento chirurgico di correzione dell’alluce valgo con la tecnica percutanea PBS, basata sull’uso di piccole frese motorizzate che agiscono attraverso piccolissime incisioni cutanee (di 2-3 millimetri).
L’intervento dura circa 20 minuti e viene eseguito in anestesia locale in regime ambulatoriale. Si tratta di una tecnica mininvasiva, che riduce i tempi di guarigione e permette al paziente di tornare a camminare subito senza stampelle, servendosi solo di una scarpa ortopedica per circa 20 giorni.