Maria Cecilia Hospital / 16 settembre 2021

La Chirurgia non invasiva con Gamma Knife

La Chirurgia non invasiva con Gamma Knife
Il Dott. Enrico Motti, coordinatore dell’Unità Operativa di Gamma Knife a Maria Cecilia Hospital ci parla di questa strumentazione molto precisa, in grado di curare non solo i tumori cerebrali, ma anche altre patologie. 

È stato definito il fucile di precisione, il bisturi elettronico a raggi gamma. Di cosa si tratta?
Il secolo scorso ha visto tre grandi rivoluzioni in Neurochirurgia: la microchirurgia al microscopio (anni 60-70) che ha cambiato il trauma per il paziente, l’imaging (TC, RM) che ci ha permesso di comprendere la patologia prima di operare, e la Gamma Knife, ovvero una strumentazione che ci permette di operare dentro la testa senza aprirla.

La Gamma Knife è stata inventata nel ’51 e sperimentata con i primi casi alla fine anni degli anni ‘60. Nonostante venga utilizzata da diverso tempo, io la utilizzo da 25 anni, è pero ancora poco conosciuta, c’è scarsa dimestichezza anche nell’ambito medico. Da qui la necessità di fare divulgazione.
La Gamma Knife è esattamente il contrario della radioterapia; quest’ultima colpisce tutto l’organo (anche con beneficio), colpendo però anche la parte sana, mentre la Gamma Knife va a colpire solo la patologia evitando i tessuti sani, è molto più precisa, utilizza minori irradiazioni, provoca meno disturbi, ha proprio un’efficacia diversa.

Che patologie si possono curare con la Gamma Knife?
Con la Gamma Knife possiamo curare le malformazioni arterovenose, i tumori benigni, addirittura alcune malattie funzionali, come la nevralgia trigeminale, che non sono mai state trattate con i raggi.
La radioterapia è tipicamente frazionata su più sedute. La Gamma Knife invece ha introdotto un metodo diverso in singola seduta: con un singolo trattamento si agisce anche sulle malformazioni arterovenose, sui tumori dell’acustico (sordità, paracusia, acufeni) e sui meningiomi, tumori benigni che crescono molto lentamente.

Quali sono i vantaggi?
Colpisce solo i tessuti malati e non quelli sani. Riduce i tempi di terapia. Alcune lesioni profonde, che sarebbero pericolose o impossibili da raggiungere con il microscopio a mano, sono raggiungibili con Gamma Knife che concentra i propri raggi e la propria forza distruttiva solo in un piccolo volume, su superfici di dimensioni di pochi millimetri, senza far danni ai tessuti attraversati.
Alcune malformazioni profonde, definite nelle guide linee inoperabili, si curano con un successo superiore all’80% grazie alla Gamma Knife.

Quanti centri esistono attualmente?
Attualmente ci sono 9 centri in Italia. In Europa sono in totale 28 centri specializzati.

Come funziona la Gamma Knife?
A differenza della radioterapia, con cui molti la confondono, la Gamma Knife scaglia la dose radiante ad un piccolo volume all’interno del tessuto sano che non viene irradiato. Anche lesioni del diametro di 3mm possono essere raggiunte dalla Gamma Knife senza fare danni al tessuto circostante attraversato. Non c’è malattia da raggi, non c’è caduta dei capelli né arrossamento della cute.

È possibile intervenire su alcuni tumori maligni, difficilmente trattabili ma molto diffusi, come le metastasi secondarie al tumore da mammella, da polmone e altri, su tumori benigni, su malattie funzionali, come la nevralgia del trigemino, o malattie vascolari, come le malformazioni arterovenose e i cavernomi cerebrali.

Al paziente che entra dentro la struttura della Gamma Knife viene fatto indossare un casco che permette di ottenere l’immobilizzazione assoluta, per mirare all’interno della testa nel massimo comfort possibile per il paziente.
La durata dell’applicazione è determinata dal volume della lesione e dalla sua posizione, superficiale o profonda; ci sono casi che si risolvono in 30 minuti, altri che richiedono un trattamento per oltre 2 ore.
Il paziente deve rimanere in ospedale un tempo minimo: ad esempio chi si sottopone al trattamento venerdì, entra giovedì pomeriggio, esce sabato mattina, domenica si riposa e lunedì è pronto per tornare a lavorare.

Una tecnica all’avanguardia, quali le percentuali di successo?
Nella media, la maggioranza delle patologie trattate con Gamma Knife si risolve nell’80% - 90% dei casi. 
Queste patologie hanno un effetto di regressione immediata quasi mai completa, raramente c’è l’assoluto riassorbimento della lesione (ad es. nelle malformazioni arterovenose scompaiono i vasi malformati). Questo perché il trattamento con Gamma Knife richiede tempo per dimostrare l’effetto dell’efficacia, un tempo che varia tra 1 e 3 anni, è un effetto lento.

Abbiamo frequentemente pazienti trattati con Gamma Knife che tornano dal proprio specialista nelle settimane successive il quale riscontra che “la lesione è ancora lì”: bisogna infatti attendere lentamente che l’effetto si esplichi nell’arco degli anni.
Non dobbiamo aspettare che la lesione cresca e nell’attesa tenerla monitorata: possiamo intervenire subito con Gamma Knife perché più la lesione è piccola, minori sono i rischi e maggiori le possibilità di efficacia.

 
Per maggiori informazioni contatta il Maria Cecilia Hospital allo 0545.217111 o scrivi tramite form contatti
 
Il trattamento con Gamma Knife è disponibile anche presso Anthea Hospital di Bari.
Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata
Revisione medica a cura di: Dott. Enrico Motti

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