Ospedale Santa Maria - Bari / 02 dicembre 2019

Laparoscopia per patologie ginecologiche: il 96% degli interventi eseguiti con tecnica mininvasiva

Laparoscopia per patologie ginecologiche: il 96% degli interventi eseguiti con tecnica mininvasiva
L’equipe di Ginecologia di Ospedale Santa Maria sotto la guida del dottor Bruno Martulli - esegue il 96 % degli interventi chirurgici per curare le patologie ginecologiche comprese quelle oncologiche, con tecnica mininvasiva, ossia utilizzando la procedura laparoscopica. Ospedale Santa Maria – al contrario di quanto accade nel resto degli ospedali d’Italia – rappresenta un esempio virtuoso. Come da casistica recentemente redatta negli ultimi 10 anni l’equipe barese - e in particolare il chirurgo Martulli - ha eseguito 3202 interventi in laparoscopia (96%), di cui solo 173 interventi in laparotomia (5,2%).
 
A livello nazionale invece soltanto il 38,5% degli interventi ginecologici vengono eseguiti con laparoscopia. Come stabilito dal rapporto integrale Pari Sanità del Ministero della Salute pubblicato quest’anno,  la percentuale media di interventi laparoscopici effettuati in Italia è ancora piuttosto bassa.
“Eseguiamo la laparoscopia dal 1994 – spiega il dottor Martulli - possiamo dire che siamo stati gli antesignani di questa tecnica chirurgica diffondendola poi a livello territoriale e regionale. Abbiamo anche formato – attraverso corsi specifici - diversi giovani medici che oggi sono in grado di operare con questa tecnica”.
 
La chirurgia laparoscopica eseguita dall’equipe di Ospedale riguarda sia interventi cosiddetti di primo livello, cioè semplici e routinari, sia interventi più complessi per trattare patologie ovariche, tumori, miomi, fibromi uterini, endometriosi e di recente anche correzioni di prolasso.
“La chirurgia laparoscopica ha dei vantaggi per la paziente in quanto è meno traumatica  - spiega il dottor Martulli - si esegue inserendo attraverso l’ombelico un’ottica e si praticano tre incisioni di 3 – 5 millimetri al basso ventre attraverso cui si inseriscono alcuni strumenti per eseguire a pieno l’intervento”.
 
Grazie alla tecnica laparoscopica, il decorso post operatorio per la paziente è senza dolore tanto che il giorno dopo è in condizione di andare a casa. I tempi di degenza sono notevolmente ridotti: è in media di 1 o 2 giorni e quindi il ritorno alle attività quotidiane è più veloce. L’evoluzione ha consentito di fare un passo in avanti rispetto al passato, in cui gli stessi interventi erano eseguiti in laparotomia, ossia con apertura completa dell’addome, e quindi con un recupero post operatorio molto più lento, e con una percentuali di rischi intra e post operatori più elevati.
 
Tra le patologie che più di frequente vengono trattate presso Ospedale Santa Maria  con tecnica laparoscopica, c’è l’endometriosi, riconosciuta come malattia sociale dal ministero della Sanità. L’endometriosi – causata da un reflusso del sangue mestruale in addome - attiva un processo infiammatorio che ha ripercussioni sulla fertilità e sulla qualità di vita delle donne. Il sintomo è il dolore e insorge a partite dai 15 ai 16 anni in poi. La patologia è appannaggio delle donne in fascia adolescenziale e di media età. Ad oggi lo strumento che meglio di ogni altro permette di riscontrare l’endometriosi e di curarla è proprio la laparoscopia.

 
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