San Pier Damiano Hospital / 05 aprile 2018

Nichel, un’allergia sempre più diffusa

Nichel, un’allergia sempre più diffusa
Il nichel è un metallo che si trova nel terreno con concentrazioni assai variabili da 5 a 500 microgrammi  per grammo, è presente anche nell’acqua, variando fra i 5 e i 100 microgrammi per litro. Questo metallo, praticamente si insidia ovunque, il contenuto di nichel nella verdura è in media 4 volte superiore agli alimenti di origine animale (carne, latticini, uova).
Per comprendere come difenderci da questa allergia sempre più diffusa di seguito le risposte del Dott. Giuseppe Timoncini - allergologo di San Pier Damiano Hospital.
 

Come si diagnostica l’allergia al nichel?

Al paziente viene consigliato di eseguire, successivamente ad una visita allergologica ambulatoriale, un Patch test. Questo è il metodo diagnostico per eccellenza, utilizzato per determinare appunto se una determinata sostanza è responsabile di un'infiammazione allergica della cute del paziente.
 

Cos’è il patch test e come funziona?

Patch test sistema diagnostico pratico, veloce ed indolore. E’ considerato il gold standard diagnostico di allergia. Attraverso l'applicazione di cerotti contenenti diverse sostante allergizzanti, fra cui anche il nichel, viene applicato solitamente sulla schiena del paziente. . Il cerotto viene mantenuto per 48-72 ore, se il paziente è allergico ad una o più delle sostanze contenute nel cerotto ovviamente la reazione potrà manifestersi già nelle 24 ore.
 

Quindi è corretto parlare di allergia al nichel?

E’ più corretto definirla sensibilizzazione al nichel, in Italia è molto frequente, nel sesso femminile è del 25%, nel sesso maschile del 2-8% ed anche il paziente pediatrico può esserne soggetto. Particolarmente colpite sono alcune professioni che entrano in contatto con sostanze che possono contenerlo (prodotti cosmetici) o che mantengono gli arti parecchio tempo sotto l’acqua, un esempio sono i parrucchieri nei quali l’allergia si manifesta fino ad un 30% di loro.
Si arriva a parlare di allergia in quanto ciascun individuo oggi entra in contatto con una quantità molto superiore al suo fabbisogno reale di soli 30- 50  microgrammi al giorno e ne diventa intollerante in modo importante.
Le nostre diete, il cucinare alimenti all’interno pentole di  leghe metalliche che lo contengono, il lavarci con prodotti non nichel free porta ciascuno ad entrare in contatto con circa dai 100 ai 600 microgrammi di questo metallo.
 

Quali sono e come si manifestano le malattie allergiche ascrivibili al nichel?

Conosciamo due modalità di reazione avversa al nichel: allergia o sensibilizzazione da contatto e allergia sistemica da assunzione quotidiana.
 
Nel primo caso, l’allergia da contatto con metalli contenenti nichel il nichel è responsabile al 35% di dermatiti da contatto, producendo un eczema zonale confinato alle sedi cutanee a stretto contatto con oggetti rilascianti nickel. Un esempio frequente di queste dermatiti lo abbiamo nelle donne che indossano bigiotteria contente questa lega, quindi avremo eczemi nella zone del collo e nei lobi delle orecchie.Frequenti sono le reazioni nella regione ombelicale, questo per fibie delle cinture o i bottoni e le cerniere metalliche dei pantaloni.
 Il  volto ed il cuoio capelluto possono essere interessati invece per il contatto con cellulari, i piercing ed i fermagli per capelli. Alcuni soggetti sviluppano dermatite anche dopo un breve contatto con oggetti contenenti nichel  mentre per altri sono necessari anni di contatto.

La seconda tipologia è l’allergia sistemica da assunzione di quantità quotidiane, che si verifica mangiando cibi che contengono questa sostanza dai 220 ai 350 mcg  al loro interno.
Ad oggi sappiamo che questa allergia può manifestarsi con un mix di sintomi cutanei e/o extracutanei
Ricordiamo fra i sintomi cutanei il coinvolgimento di aree precedentemente esposte al metallo è molto frequente, le manifestazioni saranno lesioni eczematose, vesciche,  orticaria,  prurito,  aree di pelle secca, angiodema (gonfiore della cute).  
Come sintomi extracutanei ne abbiamo soprattutto a carico dell’apparato gastrointestinale: colon irritabile , dolori addominali, diarrea, vomito, meteorismo, pirosi, nausea, stipsi etc. Può manifestarsi anche attraverso il mal di testa.  
La patologia sistemica da nichel  assunto con la dieta, ad oggi, non è ancora sostenuta da una documentazione scientifica  robusta e concorde tra i ricercatori.
 

Come è possibile attenuare questo disturbo ad un paziente allergico?

Nella dermatite da contatto è importante ridurre quanto possibile il contatto con metalli e  nella  malattia  sistemica occorre ridurre i cibi che contengono nichel.La tendenza attuale che prevede l’incremento dei vegetali nella dieta, e/ o vegana,  potrebbe essere  la causa dell’incremento di queste patologie.
Sicuramente la scelta più idonea è effettuare un consulto con un allergologo che comprenda l’evidente sensibilizzazione alla sostanza e guidi a una corretta alimentazione.
 
Per prenotare una visita allergologica a San Pier Damiano Hospital chiama il numero 0545 671111 o scrivi al form contatti.
 
 

condividi o salva l'articolo

Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora:
anni