Ospedale Santa Maria - Bari / 20 settembre 2016

Partorire in modo naturale anche dopo un precedente parto cesareo: l'Ospedale Santa Maria attiva nuovi percorsi nascita

Partorire in modo naturale anche dopo un precedente parto cesareo: l'Ospedale Santa Maria attiva nuovi percorsi nascita

L’Ospedale Santa Maria di Bari, in linea con i più recenti orientamenti europei della Ginecologia, ha attivato nuovi percorsi nascita che danno la possibilità alle mamme con precedenti parti cesarei di far nascere i secondi o terzi figli in maniera spontanea.

La procedura si chiama Vaginal Birth After Cesarean , Vbac (parto vaginale dopo cesareo). E’ una metodica ginecologica ancora di nicchia ma che sta prendendo sempre più piede in centri che possono contare su una struttura organizzativa e assistenziale di alto livello.

Il primo caso all’Ospedale Santa Maria ha riguardato una donna barese di 33 anni, già madre di due figli, che ha dichiarato la espressa volontà di partorire in modo naturale, pur essendo stata sottoposta a operazione chirurgica al termine della precedente gravidanza. Dopo un travaglio abbastanza breve, la donna, alla 37esima settimana di gravidanza,  ha dato alla luce un bambino di sesso maschile del peso di 3 chili e 600 grammi.

“Da sempre il mondo medico è orientato a riproporre un taglio cesareo dopo singolo o plurimo pregresso taglio cesareo e ciò per evitare, così vien detto, ipotetico pericolo legato ad un parto spontaneo.  Così non è  – spiega il professor Filippo Maria Boscia, direttore del Dipartimento di Ostetricia e di Ginecologia dell’Ospedale barese –  perché, al contrario, diversi studi a livello internazionale hanno dimostrato che il 60 per cento delle donne con pregresso taglio cesareo possono in idonea struttura affrontare il cosiddetto parto di prova fermo restando che molte di esse possono avere elasticità e solidità dell’utero da consentire nascite spontanee. E’ chiaro che sono indispensabili, oltre al volere e al consenso dei genitori, una buona assistenza, una preparazione ottimale delle ostetriche e il supporto di un’equipe capace di affrontare in pochi  minuti ogni eventuale complicanza”.

Dopo l’uso e, spesso, l’abuso dei cesarei (in Italia per l’Istat oltre un bambino su tre viene alla luce in questo modo), Ospedale Santa Maria e la sua equipe di Ostetricia e Ginecologia, nel rispetto delle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, per le quali in assenza di controindicazioni non è necessario ripetere un cesareo, danno la possibilità di provare il travaglio a tutte le donne, a meno di complicanze o patologie della gravidanza in corso. 
 

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