Clinica Privata Villalba / 16 giugno 2015

Patologie dell’apparato uro-genitale: a Clinica Privata Villalba si trattano con i laser ad Olmio e Tullio

Patologie dell’apparato uro-genitale: a Clinica Privata Villalba si trattano con i laser ad Olmio e Tullio

I laser ad Olmio e Tullio rappresentano tra le più avanzate soluzioni strumentali nella chirurgia urologica dedicata al trattamento delle principali patologie dell’apparato uro-genitale.

L’Unità Operativa di Urologia di Clinica Privata Villalba di Bologna, dispone di entrambe le tecnologie che consentono di eseguire interventi mininvasivi.


I progressi ottenuti grazie all’utilizzo integrato dei laser a fibre ottiche e l’ampia diffusione dei dispositivi endoscopici miniaturizzati, capaci di arrivare là dove il bisturi non riesce, sono oggi i migliori alleati dello specialista in Endourologia.


“Il loro impiego in sala operatoria - spiega il Dottor Giuseppe Severini, urologo della clinica bolognese - oltre ad offrire performances piuttosto elevate, permette - a fronte della minore invasività rispetto alle metodiche tradizionali - di ridurre il rischio di possibili emorragie durante e dopo l’intervento, migliorando sia i tempi della degenza ospedaliera che di recupero del paziente, accorciando il ricorso al cateterismo”.

Il laser ad Olmio è prevalentemente indicato nell’asportazione dei calcoli, vere e proprie formazioni cristalline solide. Molto simili ai comuni sassolini, i calcoli possono depositarsi in uno o più tratti dell’apparato urinario (rene, uretere, vescica, uretra) dando luogo a fortissimi spasmi, spesso prolungati nel tempo, localizzati nella parte bassa della schiena, a livello lombare, o nel basso ventre. La presenza di queste piccole pietre oltre ad originare la sindrome dolorosa può condurre a serie complicanze, tra cui le infezioni batteriche ricorrenti.


“Più mirato alla rimozione – prosegue Severini – dell’iperplasia prostatica benigna, l’anomalo aumento di volume della ghiandola maschile non causato da tumore, è il laser al Tullio. La patologia colpisce soprattutto gli uomini che hanno superato i 50 anni di età e si manifesta con un disturbo a urinare che, a seconda della gravità, può portare alla ritenzione, ovvero al blocco urinario che può essere risolto, almeno nella prima fase, solo attraverso l’introduzione di un apposito catetere. In un secondo momento si interviene, con il trattamento chirurgico tramite laser che, rispetto alle procedure tradizionali, offre il vantaggio di mantenere pressoché esangue il campo operatorio, riduce il rischio di emorragie post-operatorie e di conseguenza riduce i tempi di degenza e di ripresa alle normali attività della vita quotidiana. Rispetto alle metodiche tradizionali il laser al Tullio può essere utilizzato anche su pazienti che soffrono di disturbi della coagulazione e seguono terapie anticoagulanti e antiaggreganti per patologie che interessano altri organi evitando la sospensione dei farmaci prescritti ”.

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