Ogni anno nel mondo circa 230 milioni di pazienti vengono sottoposti ad interventi chirurgici.
Gli anestesisti-rianimatori italiani sono in prima linea per prevenire le complicanze.
Sabato 1° marzo Maria Cecilia Hospital (Cotignola), prende parte alla prima giornata nazionale per la sicurezza in Anestesia e Rianimazione. Il progetto SICURA, nasce dalla volontà dei gruppi di studio SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva) e si prefigge il compito di comunicare in modo semplice ed immediato il fondamentale ruolo di vigile protezione svolto dagli anestesisti-rianimatori,
L’iniziativa, che si celebra sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, è tesa a sviluppare maggior fiducia nelle persone che devono sottoporsi ad interventi chirurgici e che si affidano in primo luogo agli anestesisti rianimatori, aiutandoli così a vivere più serenamente l’ esperienza di cura. I tre punti cardine oggetto dell’appuntamento si propongono di dare una corretta connotazione dell’anestesista-rianimatore; di illustrare il decalogo della sicurezza; di fornire risposte esaurienti agli interrogativi più comuni riducendo stress e paure ingiustificate.
Vediamo una breve panoramica degli argomenti trattati:
Chi è l’anestesista-rianimatore
E’ un medico specialista che si prende cura del paziente prima, durante e dopo l’intervento chirurgico, agendo sempre in modo sicuro sia in anestesia che in terapia intensiva.
Quali i suoi compiti
Il rianimatore interviene nelle situazioni di emergenza in cui la sopravvivenza del paziente è a rischio; l’anestesista fornisce il supporto clinico e tecnologico affinché gli interventi chirurgici possano essere affrontati in ogni fase senza dolore e in piena sicurezza.
Attraverso l’utilizzo di apposite check-list - la check-list è un elenco di “azioni” da svolgere secondo un ordine ben preciso quando si è in sala operatoria - gli anestesisti hanno contribuito ad abbassare la percentuale delle complicanze dall’11 all’8%.
Cosa prevede il decalogo della sicurezza
Il decalogo della sicurezza è basato su 5 raccomandazioni da attuare per la sicurezza del paziente in sala operatoria: 1) Check-list per la prevenzione di eventi intra-postoperatori; 2) Protocolli mirati a prevenire le infezioni; 3) Accurata igiene delle mani; 4) Utilizzo di una chiara terminologia favorente il rapporto con pazienti e familiari; 5) Profilassi delle trombosi venose. Nel 2010, tutte le società scientifiche hanno sottoscritto la dichiarazione di Helsinki sulla sicurezza del paziente in anestesia. Questa dichiarazione è stata fatta propria anche dagli anestesisti italiani.
Le domande più frequenti all’anestesista-rianimatore
La SIAARTI ha pubblicato sulla brochure che sarà distribuita sabato 1° marzo, le 10 domande più frequenti all’anestesista-rianimatore da chi sta per sottoporsi ad intervento chirurgico. Gli interrogativi – e le singole risposte formulate con un linguaggio chiaro e diretto - riguardano soprattutto la possibilità di bere o mangiare prima dell’operazione, la possibilità di essere “addormentato” anche in presenza di cardiopatie, la differenza tra il sonno e l’anestesia generale, l’assunzione o meno di farmaci già prescritti e il grado di sicurezza dell’anestesia.
Per saperne di più, www.siaarti.it, www.sicura.siaarti.it
clicca qui per leggere l'intervista al Dott. Rago, anestetista e rianimatore presso Maria Cecilia Hospital
Maria Cecilia Hospital è un ospedale di Alta Specialità accreditato con il Sistema Sanitario Nazionale e convenzionato con fondi sanitari, casse mutue e assicurazioni sanitarie
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