12 novembre 2013

Rapporto Agenas 2013 - 5 strutture GVM tra gli ospedali più virtuosi

Rapporto Agenas 2013 -  5 strutture GVM tra gli ospedali più virtuosi

Anche quest’anno è stato pubblicato il Rapporto sullo stato di salute degli ospedali italiani realizzato da Agenas – Agenzia Nazionale per i servizi sanitari – in collaborazione con il Ministero della Salute.
Lo studio mette a confronto gli esiti delle cure per le principali patologie sulla base di 47 parametri di valutazione comuni a tutti i 1.440 ospedali (pubblici e accreditati) oggetto dell’analisi. Gli indicatori rappresentano le operazioni chirurgiche più comuni intervento a seguito di infarto. Per ogni indicatore viene poi calcolato un valore percentuale, ovvero l'indice di rischio che rappresenta la percentuale di pazienti deceduti sul totale dei ricoveri effettuati. Valore che verrà poi aggiustato per rimuovere tutti i fattori che possono alterarlo a monte.

In questa quarta edizione del Rapporto, troviamo ben 5 strutture GVM Care&Research nella “top ten” degli ospedali virtuosi, vediamoli nel dettaglio:

Eccezionale la performance di Città di Lecce Hospital che risulta la migliore in Italia in due indicatori: - il trattamento dell’Infarto Miocardico Acuto (IMA) con mortalità a un anno dal ricovero (1,49% contro la media nazionale del 10,99%) - STEMI mortalità a 30 giorni dall’intervento (1,6% contro la media nazionale del 11,33%)

Non solo, Città di Lecce Hospital risulta anche segnalata al settimo posto negli interventi di valvuloplastica o sostituzione di valvola isolata con mortalità a 30 giorni (0,28% contro la media nazionale del 3,05%) e decima nel trattamento dell’Infarto Miocardico Acuto (IMA) con mortalità a 30 giorni dal ricovero (3,39% contro la media nazionale del 9,98%). Si tenga presente che la specifica “mortalità a 30 giorni” rappresenta l’esito dell’operazione nel breve termine ed un importante indice di qualità.

Proseguendo, a conferma dello spiccato orientamento del Gruppo per l’Alta Specialità ed in particolare verso la Cardiochirurgia, troviamo  anche altre tre strutture che in questo campo rientrano tra le prime dieci in Italia:

Salus Hospital (Reggio Emilia) e Iclas (Rapallo) che si evidenziano rispettivamente al terzo e all’ ottavo posto (0,63% e  0,75% contro la media nazionale del 2,49%) nell’innesto di bypass aortocoronarico con mortalità a 30 giorni dall’intervento (Operazione che permette la sostituzione di un tratto di arteria coronaria ostruita con un o segmento alternativo di vena o arteria).

Maria Eleonora Hospital (Palermo) è invece decima negli interventi di Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea (PTCA) eseguita oltre 48 ore dal ricovero per Infarto Miocardico Acuto, mortalità a 30 giorni dall’intervento (1,31% contro la media nazionale del 3,04%). La particolarità di questa metodica è l’approccio mini-invasivo, infatti la PTCA consente di ripristinare la corretta diffusione del sangue in quei soggetti che presentano arterie totalmente o parzialmente occluse da placche aterosclerotiche.

Da segnalare anche San Pier Damiano Hospital (Faenza) che secondo i dati del dossier di Agenas è la sesta migliore struttura ospedaliera italiana nel trattamento della BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) riacutizzata, mortalità a 30 giorni dal ricovero (0,96% contro la media nazionale del 8,79%).

 

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