Primus Forlì Medical Center / 12 settembre 2022

Riabilitazione del Pavimento Pelvico: a Forlì l’ambulatorio dedicato

Riabilitazione del Pavimento Pelvico: a Forlì l’ambulatorio dedicato
Il pavimento pelvico è una struttura muscolare che chiude la cavità addomino pelvica verso il basso. Ha il ruolo di sostenere gli organi uro-genitali. Durante la gravidanza o dopo il parto, o con l’invecchiamento, il pavimento pelvico si indebolisce e perde funzionalità. Contestualmente aumenta il rischio di prolasso, che consiste in una fuoriuscita dell’utero o della vescica verso il basso. Sebbene questa struttura anatomica sia fondamentale per il benessere della donna, al proposito c’è ancora poca consapevolezza, anche se esistono ginnastiche di prevenzione e tecniche di riabilitazione adatte anche alle donne incinte o alle neomamme. Ne parla la dott.ssa Angela Bandini, ginecologa del Primus Forlì Medical Center dove è stato attivato un percorso dedicato alla riabilitazione del pavimento pelvico.

Come è fatto il pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico è composto di tre strutture: la fascia endopelvica, il gruppo muscolare degli elevatori ed il perineo. Dal punto di vista della funzione di trattenere gli organi dell’apparato uro-genitale, le tre strutture sono inseparabili, per questo il pavimento pelvico deve essere considerato come un’unica unità funzionale.

Perché la gravidanza e il parto indeboliscono il pavimento pelvico?

Sono fasi delicate perché la muscolatura pelvica subisce delle alterazioni. Anche durante il parto naturale, la muscolatura perineale è sottoposta a un grande stress e può lesionarsi. Alcune lesioni si manifestano solo dopo alcuni anni, ma compromettono la funzione del pavimento pelvico di sostenere gli organi uro-genitali, favorendo il prolasso.
Durante il parto ci sono rischi di compromissione del nervo pudendo, del muscolo elevatore dell’ano, della fascia endopelvica e dello sfintere anale, soprattutto se si deve ricorrere al parto operativo vaginale (il cosiddetto parto con ventosa), se la fase di espulsione del bambino è troppo lunga o se il peso del bambino è superiore ai 4kg.

Quali sono i sintomi di una disfunzione del pavimento pelvico?

Se si verificano delle lesioni che compromettono la funzionalità del pavimento pelvico, di norma si manifestano alcuni sintomi riconoscibili:
  • il prolasso degli organi contenuti nella piccola pelvi quali retto, colon, vescica;
  • l’incontinenza urinaria e anale;
  • defecazione ostruita;
  • dolore pelvico cronico;
  • dispareunia, ovvero una contrazione involontaria dei muscoli del pavimento pelvico che provoca dolore durante i rapporti sessuali.

Perché è importante affidarsi ad un percorso dove collaborano diverse figure professionali come quello presente al Primus Forlì Medical Center ?

Presso l’ ambulatorio dedicato alla riabilitazione del pavimento pelvico le pazienti potranno seguire percorsi dedicata prima di tutto alla consapevolezza rispetto a questa struttura muscolare, insieme a figure professionali quali la fisioterapista e l’ostetrica, anche attraverso esercizi mirati e personalizzati per rinforzare la muscolatura pelvica.
Ove necessario si potranno valutare durante il percorso alcune terapie che si possono eseguire a Forlì
  • esercizi mirati di ginnastica pelvica che consistono nella contrazione e nel rilassamento della muscolatura
  • biofeedback, ovvero un metodo a cavallo tra la fisiologia e la psicologia che si esegue con un dispositivo elettronico che invia su uno schermo dei segnali sulla contrazione del pavimento pelvico. La donna, osservando le immagini sul monitor, prende progressivamente consapevolezza del suo corpo e impara a svolgere in maniera sempre più corretta ed efficace gli esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico
  • terapie farmacologiche, quando necessarie.

Perché è importante intervenire subito dopo il parto e non aspettare la fine dell’allattamento?

Intervenire immediatamente permette di ridurre i danni al pavimento pelvico incorsi durante il parto, e di recuperare prima e meglio le funzionalità. Ma la prevenzione dovrebbe iniziare già in gravidanza. Infatti possiamo distinguere tra prevenzione primaria, secondaria o terziaria.
Quella primaria prevede un programma intensivo di training ed è dedicata soprattutto alle donne in gravidanza, con l’obiettivo di proteggere la muscolatura pelvica durante il parto e di favorirne il recupero successivamente.

La prevenzione secondaria invece consiste in una serie di pratiche per sensibilizzare le donne sull’importanza del pavimento pelvico, ad esempio attraverso i corsi pre-parto e il counseling ospedaliero durante la degenza dopo il parto. Anche individuare precocemente il rischio individuale di ciascuna donna rispetto al prolasso e alla perdita di funzionalità del pavimento pelvico è una forma di prevenzione notevole.
La prevenzione terziaria riguarda invece le donne che hanno già affrontato il parto e hanno sintomi riconducibili a una patologia del pavimento pelvico o che sono a rischio di svilupparla e consiste in incontri individuali o di gruppo e terapie mirate a ottenere un recupero il più rapido possibile.
Per maggiori informazioni o prenotare contatataci allo 0543 804311 oppure TRAMITE IL FORM
Revisione medica a cura di: Dott.ssa Angela Bandini

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