02 settembre 2014

Ultrasuoni e Laser “Verde”, come curare la prostata senza ricorrere alla chirurgia tradizionale

Ultrasuoni e Laser “Verde”, come curare la prostata senza ricorrere alla chirurgia tradizionale

Ultrasuoni focalizzati e Laser Green: in campo urologico le nuove metodiche oggi disponibili permettono di aggredire e risolvere patologie importanti con cicli di trattamento più rapidi e meno traumatici per i pazienti. Il Dottor Franco Bardari, specialista in Urologia alla Clinica Santa Caterina da Siena (Torino), struttura sanitaria di GVM Care & Research, ne illustra vantaggi e applicazioni.

Dottor Bardari, HIFU sta per Ultrasuoni Focalizzati ad alta intensità: cosa sono e per quale patologia vengono impiegati?

Il trattamento elettivo, quello con maggiori sviluppi dal punto di vista clinico, è rivolto all’ablazione (rimozione) del tumore prostatico. Il funzionamento è dato da più componenti integrate: una sonda endo-rettale che racchiude un generatore di ultrasuoni ed un ecografo che funge da “puntamento” collegato ad una consolle, consentono allo specialista di trasmettere gli ultrasuoni verso determinate aree della ghiandola. Gli ultrasuoni ad alta intensità indirizzati miratamente producono la necrosi tessutale attraverso un duplice meccanismo: termico (la temperatura può raggiungere gli 80-100 gradi creando necrosi coagulativa) e quello meccanico di cavitazione. Il tessuto malato viene quindi distrutto dalla doppia combinazione di calore e cavitazione. Attraverso la cavitazione, infatti, la cellula tumorale si riempie di bolle d’aria fino a collassare nel vero senso del termine.

Per quale grandezza di tumore è indicato l’intervento con gli ultrasuoni?

Possono essere eseguiti più step di trattamento e quindi è possibile affrontare anche tumori di grosse dimensioni; l’impiego dell’ecografo - sfruttato come una specie di mirino – mette lo Specialista nelle condizioni di direzionare al meglio gli ultrasuoni e colpire punti della ghiandola ben circoscritti.

Quanto dura un trattamento?

La durata del trattamento è correlata al tessuto malato da distruggere: da 30 minuti per una lesione molto piccola ad oltre 2 ore per lesioni molto più grandi.

Può essere ripetuto nel tempo?

Sì, può essere ripetuto nel tempo poiché il tumore della prostata può avere recidive in altre aree della ghiandola ed il primo trattamento non controindica gli eventuali successivi.

Ha controindicazioni?

In pazienti con problematiche ano-rettali dovute a trattamenti per tumori specifici o in pazienti che hanno lamentato gravi fistole; ma nessuna controindicazione in altri soggetti, seppur critici dal punto di vista anestesiologico in quanto mini-invasivo (non dà sanguinamento) e fattibile in anestesia loco-regionale.

I vantaggi?

Con gli ultrasuoni focalizzati è possibile trattare la prostata in alternativa alle metodiche quali la chirurgia e la radioterapia; in alcuni casi selezionati, dopo un’attenta valutazione del paziente e grazie all’ausilio della diagnostica per immagini, aggrediamo il tumore solo là dove è necessario risparmiando la restante ghiandola così da non ledere la continenza urinaria e la potenza sessuale.

Laser Green, la luce verde che aiuta i pazienti con adenoma prostatico

E’ un tipo di laser la cui luce viene “assorbita” dall’emoglobina ed il cui fascio di energia è trasmesso attraverso l’acqua. E’ utilizzato per la risoluzione dell’adenoma prostatico (ipertrofia benigna della ghiandola) tramite il meccanismo della fotocoagulazione/vaporizzazione tissutale. Il fascio energetico viaggia per mezzo di una sonda apposita all’interno di un endoscopio introdotto nell’uretra e una volta arrivati all’altezza della prostata si procede con la vaporizzazione del tessuto, millimetro dopo millimetro, approfondendo il raggio. L’ingrossamento benigno della prostata in alcuni casi determina l’ostruzione del canale urinario con conseguente, incompleto svuotamento della vescica e blocco della minzione. Il Laser Green si utilizza soprattutto in anestesia loco-regionale e anche in Day Surgery. Favorisce una rapida rimozione del catetere il giorno stesso dell’intervento o 24 ore dopo, non dà sanguinamento in quanto il tessuto non viene tagliato ma vaporizzato; permette una veloce dimissione del paziente e un altrettanto veloce ritorno alla vita di tutti i giorni.

condividi o salva l'articolo

Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora:
anni