Il paziente viene fatto sdraiare in posizione supina sul lettino della
Tomografia Computerizzata (TC); l’infermiere introduce per
pochi centimetri all’interno del canale anale una sottile sondina di plastica (pochi millimetri di diametro), totalmente indolore, che serve ad iniettare una modica quantità di aria o anidride carbonica nel colon.
Successivamente, viene chiesto al paziente di trattenere il respiro per i pochi secondi (5-20 circa), mentre avviene la scansione radiologica mediante una bassa dose di radiazioni (circa il 20% di una TC tradizionale). Le immagini così ottenute vengono elaborate da specifici software che le ricostruiscono tridimensionalmente, consentendo al medico una navigazione virtuale all’interno del colon, in modo del tutto analogo alla visione reale che si ottiene durante la colonscopia tradizionale.
La durata dell’esame è di 15 minuti.
L’aria o l’anidride carbonica introdotta verrà poi riassorbita gradualmente e spontaneamente nel corso delle ore successive senza creare fastidi o problemi al paziente, che potrà subito tornare alle due attività quotidiane. Importante sottolineare come non venga utilizzato alcun mezzo di contrasto, né endovenoso né intestinale (bario, ecc…).
In rare situazioni quando parte dell’intestino non si distende adeguatamente, il medico potrà decidere di utilizzare farmaci antispastici per migliorare la visualizzazione del canale intestinale.