Disturbi dell’udito come
ipoacusia e sordità precoce possono essere diagnosticate già nei primi giorni di vita del neonato e qualora presenti possono essere trattati tempestivamente. Per questo alla nascita a tutti i bambini è consigliato
l’audio screening neonatale.
Vediamo nel dettaglio in che cosa consiste l’esame e perché è importante.
Numerosi studi dimostrano che i bambini ai quali i disturbi dell’udito vengono individuati e trattati già nei primi mesi di vita presentano uno sviluppo del linguaggio adeguato alla loro età: con un intervento tempestivo il bambino è in grado di raggiunge un miglior livello di abilità linguistica migliorando di conseguenza la sua capacità di interazione sociale e comunicativa.
Tramite l’audio screening si possono rintracciare patologie come la
sordità congenita o la ipoacusia e di conseguenza predisporre una terapia o un trattamento in tempi rapidi.
A spiegare come viene eseguito l’esame audiologico è il Dott.
Giulio Paganetti, pediatra responsabile del servizio di
Neonatologia di
Ospedale Santa Maria di Bari.
“
L’audio screening si esegue con un apparecchietto dotato di una sonda capace di emettere e registrare stimoli sonori – spiega il Dott. Paganetti -
tale sonda rileva le oto emissioni. Sulla base dei riscontri, siamo in grado di valutare immediatamente se il bambino sente bene oppure no. L’esame è facile, indolore e spesso si fa durante il sonno – prosegue il pediatra - in modo tale che il bambino non percepisca quasi nulla e sia il più tranquillo possibile. E’ consigliato entro i primi 4 mesi di vita”.
In assenza dello screening audiologico, invece, un problema uditivo più serio dà le prime manifestazioni solo tra il primo ed il secondo anno di vita ed un deficit di minore entità soltanto in età scolare: oggi, proprio grazie allo screening neonatale, l’età media della diagnosi di sordità è scesa a 2–3 mesi (da 24–30 mesi).
Se i risultati dell’audio screening sono anomali, viene consigliato infine di ripetere l’esame a distanza di un breve periodo di tempo, come 2-3 settimane. Nel caso in cui anche al secondo test si confermi un risultato negativo, sarà necessaria una valutazione audiologica di secondo livello.
Per maggiori infromazioni, contatta l'Ospedale Santa Maria di Bari