Tra i fattori in grado di influire sul rischio cardiovascolare, cioè sulla possibilità di sviluppare patologie a carico del cuore o dei vasi sanguigni, l
’alimentazione è uno dei più importanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per esempio,
è possibile ridurre il rischio di ictus del 23% e quello di malattie cardiovascolari del 17% evitando l’uso eccessivo di sale. L’OMS, per questo, raccomanda di non superare i 5 g di sale (2 g di sodio) al giorno.
Abbiamo chiesto al
Dott. Michele Pastorelli, biologo nutrizionista presso
D’Amore Hospital di Taranto e
Città di Lecce Hospital, quale sia il tipo di alimentazione indicata per ridurre il rischio cardiovascolare e i consigli da mettere subito in pratica.
Seguire un corretto stile di vita è molto importante perché l’età, il sesso e la familiarità sono solo alcuni dei fattori che possono influenzare l’insorgenza delle malattie cardiovascolari.
Contribuiscono ad aumentare il rischio cardiovascolare anche:
- ipertensione arteriosa;
- diabete mellito trascurato;
- livelli di trigliceridi alti;
- colesterolo elevato;
- abitudine al fumo.
I benefici di una corretta alimentazione
Nella maggior parte dei casi in pazienti affetti da ipertensione arteriosa,
dopo una riduzione del grasso corporeo, si è riscontrata una
riduzione notevole della pressione sanguigna e un
miglioramento della frequenza cardiaca, tanto da poter ridurre o eliminare del tutto la terapia con farmaci per l’ipertensione o antiaritmici durante o dopo il dimagrimento.
Inoltre, il monitoraggio delle analisi cliniche ha evidenziato una
notevole riduzione dei trigliceridi e del colesterolo LDL, importanti fattori di rischio cardiovascolare se presenti in livelli elevati. Si è notata anche una
riduzione del grasso epatico, soprattutto nelle situazioni di steatosi (fegato grasso).
Per chi soffre di patologie cardiovascolari, corrette abitudini alimentari e comportamentali rappresentano i
capisaldi della prevenzione, non solo dell’evento cardiovascolare, ma anche nell’aiutare a tenere sotto controllo la probabilità di una seconda manifestazione importante.
10 consigli per limitare il rischio cardiovascolare a tavola
Ecco i consigli del biologo nutrizionista da mettere subito in pratica per una alimentazione amica del cuore.
- Ridurre il consumo di sale, utilizzando spezie e aromi per insaporire le pietanze;
- Consumare con moderazione prodotti da forno, in quanto sono una fonte importante di sale;
- Evitare alimenti conservati sotto sale o sott’olio e ridurre il consumo degli insaccati (assumendoli non più di 1 volta alla settimana);
- Abolire il consumo di bevande zuccherate e di alcolici;
- Prediligere condimenti semplici (grassi di origine vegetale, come l’olio extra vergine di oliva, evitando quelli animali come burro, strutto, panna) e preferire cotture al vapore, alla griglia, al cartoccio, in umido, al forno (evitando la frittura);
- In caso di terapia con anticoagulanti, limitare l’assunzione di alimenti ricchi di vitamina K come broccolo, cavolo, verza, cavolfiore, lattuga, cavolini di Bruxelles, soia, lenticchie, spinaci, prezzemolo, in quanto questa vitamina svolge una blanda azione coagulante che potrebbe contrastare l’azione dei farmaci;
- Prediligere carni bianche come pollo e tacchino e limitare quelle rosse a 1-2 porzioni a settimana;
- Incrementare il consumo di pesce fino a 3-4 volte la settimana, con preferenza di pesce azzurro ad alto contenuto di acidi grassi Omega 3;
- Prestare attenzione al consumo di uova, che non dovrebbe superare le 1-2 a settimana;
- Scegliere latte e yogurt scremati.