Nausea, bruciore allo stomaco, pesantezza e
reflusso. Sono disturbi molto comuni che si possono manifestare
in gravidanza. Quasi la metà delle future mamme nel periodo della attesa può andare incontro a disturbi gastrointestinali dovuti sia ai
cambiamenti ormonali che all’
ingombro del feto nella pancia. Alcune donne avvertono tutti questi sintomi, altre solo alcuni. A volte si tratta di un problema di breve durata, nel primo trimestre, in altre situazioni il disturbo è continuo e fastidioso.
A spiegare cosa accade a livello gastrointestinale durante la gravidanza è il dottor
Giuseppe Caringella, responsabile della
Ginecologia di
Ospedale Santa Maria.
“I problemi intestinali nelle donne gravide dipendono da un lato dagli
ormoni che incidono sulla digestione e sulle abitudini alimentari– conferma il dottor Caringella –dall’altro dipendono da un
fattore meccanico, in quanto aumenta l’ingombro fisico dell’addome per la presenza del bambino. Tutto questo può generare reflusso,
nausea e pesantezza”.
Durante la gravidanza, la valvola che collega l’esofago con lo stomaco, non riesce infatti a funzionare correttamente e a trattenere gli acidi come accade normalmente, inoltre la presenza del feto che cresce e si sviluppa all’interno dell’addome fa sì che i
succhi gastrici vengano respinti e tendano a risalire. “I succhi gastrici – prosegue il dottor Caringella – rimangono più a lungo nello stomaco e danno luogo ad un succo iperacido, che dà appunto molto fastidio”.
Tuttavia è possibile tenere sotto controllo i disturbi gastrointestinali adottando
alcuni rimedi e semplici precauzioni. “La prevenzione consiste nel seguire un
regime alimentare equilibrato, fare
pasti meno abbondanti e
più frequenti in modo da alleggerire la digestione – consiglia il ginecologo - le future mamme dovrebbero
evitare cibi che tendono a generare il reflusso, come quelli
troppo caldi o piccanti. Anche gli alimenti tendenzialmente
iperacidi, quali gli agrumi, vanno ridotti, perché pur essendo ricchi di vitamine, favoriscono l’acidità e questo aumenta il fastidio”.
In casi particolarmente gravi si possono assumere
farmaci antireflusso, che aiutano la mamma a sentirsi meglio ma non hanno conseguenze sul feto. Oggi è possibile scegliere tra diverse opzioni farmaceutiche che contribuiscono a ridurre i sintomi e a limitare quindi i fastidi, senza danneggiare il nascituro. Anche alcuni prodotti naturali come lo
zenzero in alcuni casi facilitano la digestione e aiutano le donne gravide a non incorrere in disturbi di natura gastrica.
Per mettersi in contatto con il ginecologo o richiedere un consulto contatta la struttura allo 080 5040111 o scrivici tramite form