Ospedale Santa Maria - Bari / 15 gennaio 2019

Disturbi gastrici in gravidanza: rimedi e consigli

Disturbi gastrici in gravidanza: rimedi e consigli

Nausea, bruciore allo stomaco, pesantezza e reflusso. Sono disturbi molto comuni che si possono manifestare in gravidanza. Quasi la metà delle future mamme nel periodo della attesa può andare incontro a disturbi gastrointestinali dovuti sia ai cambiamenti ormonali che all’ingombro del feto nella pancia. Alcune donne avvertono tutti questi sintomi, altre solo alcuni. A volte si tratta di un problema di breve durata, nel primo trimestre, in altre situazioni il disturbo è continuo e fastidioso.
A spiegare cosa accade a livello gastrointestinale durante la gravidanza è il dottor Giuseppe Caringella, responsabile della Ginecologia di Ospedale Santa Maria.
 
“I problemi intestinali nelle donne gravide dipendono da un lato dagli ormoni che incidono sulla digestione e sulle abitudini alimentari– conferma il dottor Caringella –dall’altro dipendono da un fattore meccanico, in quanto aumenta l’ingombro fisico dell’addome per la presenza del bambino. Tutto questo può generare reflusso, nausea e pesantezza”.
Durante la gravidanza, la valvola che collega l’esofago con lo stomaco, non riesce infatti a funzionare correttamente e a trattenere gli acidi come accade normalmente, inoltre la presenza del feto che cresce e si sviluppa all’interno dell’addome fa sì che i succhi gastrici vengano respinti e tendano a risalire. “I succhi gastrici – prosegue il dottor Caringella – rimangono più a lungo nello stomaco e danno luogo ad un succo iperacido, che dà appunto molto fastidio”.
 
Tuttavia è possibile tenere sotto controllo i disturbi gastrointestinali adottando alcuni rimedi e semplici precauzioni. “La prevenzione consiste nel seguire un regime alimentare equilibrato, fare pasti meno abbondanti e più frequenti in modo da alleggerire la digestione – consiglia il ginecologo - le future mamme dovrebbero evitare cibi che tendono a generare il reflusso, come quelli troppo caldi o piccanti. Anche gli alimenti tendenzialmente iperacidi, quali gli agrumi, vanno ridotti, perché pur essendo ricchi di vitamine, favoriscono l’acidità e questo aumenta il fastidio”.
 
In casi particolarmente gravi si possono assumere farmaci antireflusso, che aiutano la mamma a sentirsi meglio ma non hanno conseguenze sul feto. Oggi è possibile scegliere tra diverse opzioni farmaceutiche che contribuiscono a ridurre i sintomi e a limitare quindi i fastidi, senza danneggiare il nascituro. Anche alcuni prodotti naturali come lo zenzero in alcuni casi facilitano la digestione e aiutano le donne gravide a non incorrere in disturbi di natura gastrica.
 
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