Maria Pia Hospital / 06 dicembre 2022

Alta complessità in Cardiochirurgia: cos’è e come affrontarla

Alta complessità in Cardiochirurgia: cos’è e come affrontarla
Alcuni interventi di cardiochirurgia risultano molto più complessi di altri, per le tecniche impiegate o per il quadro clinico del paziente. In questi casi di parla appunto di ”interventi ad alta complessità”.

Il dott. Mauro Del Giglio, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia presso il Maria Pia Hospital di Torino, spiega di cosa si tratta e come vanno affrontate le operazioni di questo tipo.

Come può essere definita l’alta complessità in Cardiochirurgia?

La cardiochirurgia è complessa quando il paziente si presenta in condizioni cliniche compromesse oppure quando è richiesto un gesto tecnico chirurgico particolarmente difficile da eseguire, che richiede l’intervento di un cardiochirurgo esperto.

Quali condizioni cliniche di solito rendono più complesso un intervento cardiochirurgico?

Sono pazienti ad alta complessità coloro che presentano un cuore molto debole, che hanno bisogno di supporto farmacologico e meccanico intensivo per superare l’intervento, oppure i pazienti con patologie su più valvole o su coronarie già trattate e diffusamente calcifiche.
I pazienti anziani invece non sono sempre pazienti ad alta complessità.

Quanto è importante in questi casi il lavoro di squadra da parte dell’équipe medica?

Il lavoro di équipe è fondamentale in tutte le fasi della cura dei pazienti complessi. Per pianificare l’intervento ogni decisione terapeutica deve essere condivisa dal team che è composto da cardiochirurgo, cardiologo, anestesista, intensivista, con la più ampia condivisione possibile.
In sala operatoria è necessaria la stretta collaborazione tra anestesista, chirurgo e perfusionista che devono essere abituati a lavorare insieme e devono conoscersi: questo può cambiare le sorti dell’intervento.
Nel post operatorio, la terapia intensiva svolge un lavoro molto importante sul paziente complesso e richiede la collaborazione con il team di sala operatoria.
Il paziente viene poi curato in reparto da cardiologi medici con il supporto del chirurgo.

In che direzione sta andando la cardiochirurgia ad alta complessità?

Ad esempio si sta sviluppando l'idea di un percorso terapeutico dedicato alle patologie valvolari, chiamato Heart Valve Clinic. Percorsi di questo genere sono caldeggiati dalle linee guida internazionali.
In Maria Pia Hospital abbiamo iniziato a sperimentare questo approccio, mettendo insieme le competenze per il trattamento delle patologie valvolari. Sono competenze trasversali, che ci consentono di usare tutti gli approcci possibili: chirurgia tradizionale, chirurgia mininvasiva e trattamenti medici.
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Revisione medica a cura di: Dott. Mauro Del Giglio

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