Le
vacanze estive sono uno dei momenti più attesi dell’anno, per il relax che permette di liberarsi dallo stress del lavoro e dalle preoccupazioni quotidiane. Tuttavia, dai viaggi si torna spesso non solo con la
pelle abbronzata, ma anche
secca, disidratata, tesa a causa dell’
esposizione al sole, al vento, alla salsedine del mare o al cloro delle piscine.
Abbiamo chiesto alla
Dott.ssa Maria Grazia Ragusa, dell’Ambulatorio di
Dermatologia di
Città di Lecce Hospital, come prevenire danni e conseguenze dei raggi solari, come curare la pelle al rientro di settembre e prepararla all’inverno.
Dott.ssa Ragusa, quali sono le conseguenze sulla pelle dell’esposizione estiva a sole e agenti atmosferici e da cosa vengono causate?
Dopo l’estate, la pelle può apparire secca, spenta e disidratata, e possono fare la loro comparsa le macchie solari con zone di colore disomogeneo, manifestazione di un invecchiamento cutaneo precoce. L’esposizione prolungata e non protetta ai raggi UV, infatti, altera la presenza di elastina e collagene, le strutture portanti dei tessuti che ne garantiscono compattezza ed elasticità. Inoltre, contribuisce all’incremento di produzione di radicali liberi, che ossidano le cellule.
Che cosa fare prima e durante l’esposizione per proteggere la pelle?
È fondamentale applicare una
crema con filtro di protezione solare alta (almeno SPF 30) 15-20 minuti prima di esporsi al sole, e rinnovarne l’applicazione ogni due ore. Questo per proteggere la pelle prima di tutto dai tumori cutanei come il melanoma, il carcinoma basocellulare e il carcinoma spinocellulare, ma anche dal fotoinvecchiamento che si manifesta con antiestetiche discromie, pelle disidratata ed anelastica, rughe superficiali.
Alcuni tipi di pelle in particolare o determinati soggetti hanno bisogno di maggior protezione?
Nei pazienti con
fototipo chiaro, in chi è affetto da dermatosi fotosensibili o in chi ha già avuto un tumore cutaneo, si consiglia l’integrazione con antiossidanti orali (come il Polypodium leucotomos, una felce tropicale), che aiutano a ridurre lo stress ossidativo indotto dai raggi UV a livello cellulare cutaneo.
Cosa fare alla fine dell’estate per ripristinare l’equilibrio della pelle e prepararla all’arrivo dell’inverno?
Nel periodo autunnale, oltre a idratare la pelle utilizzando
creme specifiche nella routine di bellezza, è utile promuovere
l’esfoliazione e il rinnovamento cellulare attraverso l’utilizzo domiciliare di detergenti a base di
acido salicilico e scrub a base di
acido glicolico, da effettuare due o tre volte a settimana in base alla sensibilità individuale. Per una esfoliazione più profonda, si possono effettuare trattamenti medicali con peeling chimici e laser. A questi è possibile abbinare sedute di
biostimolazione e biorivitalizzazione in un programma personalizzato per contrastare crono e photoaging.
Ci sono consigli per mantenere a lungo l’abbronzatura?
Per prolungare l’abbronzatura sul corpo si consiglia evitare detergenti schiumogeni commerciali e preferire
detergenti oleosi o in crema, che detergono “per affinità” senza aggredire lo strato corneo con tensioattivi e acqua.